Auto e ciclismo, lo scrigno di Renato
Apre il museo Emanuele Ricci, c’è anche la bicicletta di Coppi del 1946.
SAN GIOVANNI TEATINO. La cultura del lavoro e dello sport vanno a braccetto, grazie a Renato Ricci. L’imprenditore pescarese ha creato il museo dell’automobile e del Trofeo Matteotti, la classica pescarese del ciclismo, saltata quest’anno dopo 63 edizioni consecutive. L’iniziativa di Renato Ricci, imprenditore e titolare dell’azienda “Emanuele Ricci”, da sempre impegnato anche nello sport, era in cantiere da tempo. La presentazione a giornali e tv, come lo stesso padrone di casa ha voluto sottolineare, è scivolata per forza di cose: «La crisi economica e poi il terremoto all’Aquila ci hanno fatto decidere per il rinvio. Non ci sembrava il caso, difronte a certi drammatici eventi, dare l’avvio a questa iniziativa».
Il che la dice lunga sulla sensibilità dell’uomo e dell’imprenditore. In questa area riservata all’auto e al ciclismo ha felicemente messo insieme gli oggetti che hanno fatto la fortuna della sua azienda e sottolineato i più felici momenti sportivi. Cimeli unici che riportano indietro nel tempo, dalla famosa “Bianchi” di Fausto Coppi con cui, nel 1946, prese il via nella seconda edizione del Trofeo Matteotti alle maglie dei grandi interpreti della Classica pescarese. E tante macchine d’epoca, quasi tutte italiane, acquistate negli anni Quaranta e Cinquanta da Emanuele Ricci, papà di Renato. «E’ un sogno che coltivavo da 15 anni: un museo dell’auto e del Trofeo Matteotti intitolato a mio padre Emanuele Ricci», ammette Renato Ricci, «abbiamo allestito una sezione per le auto, molte delle quali facevano parte dell’azienda familiare.
Abbiamo ricostruito un vecchio garage-officina dove c’è uno “smonta-gomme” del 1945; pezzi rari, che ho raccolto e conservato dopo un lungo e meticoloso restauro». Non solo ciclismo e auto: «Un’altra sezione è stata dedicata al club calcistico “Renato Curi”, squadra di Pescara che ho sostenuto economicamente per nove anni e in cui sono cresciuti calcisticamente campioni come Falcone, Oddo e Grosso». L’immobile è situato in via Cavour 77, a Sambuceto, frazione di San Giovanni Teatino e ha un’ampiezza di tre mila metri quadri: 1.500 sono stati dedicati al museo e la restante parte ospita la sala conferenze “Fulvio Perna”. Il museo è aperto gratuitamente al pubblico.
Alla presentazione ufficiale, svoltasi ieri, insieme a Renato Ricci, ha presenziato il sindaco di San Giovanni Teatino, Verino Caldarelli, che ha sposato l’iniziativa: «Grazie anche all’aiuto della Regione», ha detto il sindaco, «un’area sotto utilizzata è stata oggetto di un insediamento produttivo». La memoria del passato riesce a produrre cultura e indica la strada per il futuro.
Il che la dice lunga sulla sensibilità dell’uomo e dell’imprenditore. In questa area riservata all’auto e al ciclismo ha felicemente messo insieme gli oggetti che hanno fatto la fortuna della sua azienda e sottolineato i più felici momenti sportivi. Cimeli unici che riportano indietro nel tempo, dalla famosa “Bianchi” di Fausto Coppi con cui, nel 1946, prese il via nella seconda edizione del Trofeo Matteotti alle maglie dei grandi interpreti della Classica pescarese. E tante macchine d’epoca, quasi tutte italiane, acquistate negli anni Quaranta e Cinquanta da Emanuele Ricci, papà di Renato. «E’ un sogno che coltivavo da 15 anni: un museo dell’auto e del Trofeo Matteotti intitolato a mio padre Emanuele Ricci», ammette Renato Ricci, «abbiamo allestito una sezione per le auto, molte delle quali facevano parte dell’azienda familiare.
Abbiamo ricostruito un vecchio garage-officina dove c’è uno “smonta-gomme” del 1945; pezzi rari, che ho raccolto e conservato dopo un lungo e meticoloso restauro». Non solo ciclismo e auto: «Un’altra sezione è stata dedicata al club calcistico “Renato Curi”, squadra di Pescara che ho sostenuto economicamente per nove anni e in cui sono cresciuti calcisticamente campioni come Falcone, Oddo e Grosso». L’immobile è situato in via Cavour 77, a Sambuceto, frazione di San Giovanni Teatino e ha un’ampiezza di tre mila metri quadri: 1.500 sono stati dedicati al museo e la restante parte ospita la sala conferenze “Fulvio Perna”. Il museo è aperto gratuitamente al pubblico.
Alla presentazione ufficiale, svoltasi ieri, insieme a Renato Ricci, ha presenziato il sindaco di San Giovanni Teatino, Verino Caldarelli, che ha sposato l’iniziativa: «Grazie anche all’aiuto della Regione», ha detto il sindaco, «un’area sotto utilizzata è stata oggetto di un insediamento produttivo». La memoria del passato riesce a produrre cultura e indica la strada per il futuro.