Auto e terreni bruciati sospettato in manette

Il procuratore Prete: «Ricostruiti i suoi spostamenti nei giorni degli incendi» Per gli investigatori è l’autore di alcuni roghi tra agosto 2012 e marzo scorso

VASTO. Curiosamente e in più di una occasione è stato visto aggirarsi nel quartiere o nella contrada in cui si era acceso un rogo. È stato questo il primo indizio che ha insospettito gli investigatori. Le indagini, gli appostamenti e le intercettazioni ambientali hanno confermato i sospetti. Martedì pomeriggio i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Vasto hanno arrestato per incendi dolosi un vastese, N.B., 26 anni.

«L’ausilio di sofisticati mezzi tecnici ha permesso di ricostruire con estrema precisione gli spostamenti dell’indagato nei giorni in cui si verificavano gli incendi», ha dichiarato ieri mattina il procuratore capo della Repubblica del tribunale di Vasto, Francesco Prete. «Molto importante è stato anche il contributo di alcuni cittadini che hanno segnalato e fornito elementi utili alle indagini».

La famiglia del ragazzo è incredula e distrutta. Gli episodi contestati si sono verificati nel periodo che va da agosto 2012 a marzo 2013. Per il momento al giovane vengono addebitati tre incendi di autovetture e due incendi di vegetazione. Ieri mattina in tribunale si è tenuto l’interrogatorio di garanzia. N.B. è stato assistito dall’avvocato Angela Pennetta. Al termine dell’udienza l’operaio è stato riportato nel carcere di Torre Sinello. L’avvocato Pennetta per il momento preferisce non sbilanciarsi. «La vicenda è estremamente delicata. Non è questo il momento per fare dichiarazioni», , ha detto l’avvocato.

Resta un mistero il motivo che avrebbe spinto il presunto incendiario ad agire. Sembra da escludere una patologia. N.B. potrebbe essere stato ricattato. Ma è solo una supposizione al momento non avvalorata da alcun riscontro. «È un giovane perbene e per questo le indagini coordinate dal sostituto procuratore Enrica Medori sono state lunghe e meticolose», spiega il capitano dei carabinieri Giancarlo Vitiello. E proprio l’insospettabilità del ventiseienne che ha alle spalle una infanzia felice vissuta in una tranquilla famiglia, spinge gli investigatori a mantenere il riserbo sulle generalità dell’arrestato.

Quando i carabinieri hanno bussato alla porta della sua casa, N.B. non ha mostrato cedimenti nè emozioni. Si è lasciato portare via opponendo alle accuse solo il silenzio. Intanto i militari proseguono le indagini.

Paola Calvano

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