PIana sant’angelo
Autoporto abbandonato Argirò: da affidare ai privati
SAN SALVO. Cambiare immediatamente la legge regionale e subito dopo procedere all'affidamento dell'autoporto di Piana Sant'Angelo ai privati attraverso un bando di evidenza pubblica. Il consigliere...
SAN SALVO. Cambiare immediatamente la legge regionale e subito dopo procedere all'affidamento dell'autoporto di Piana Sant'Angelo ai privati attraverso un bando di evidenza pubblica. Il consigliere regionale Nicola Argirò presidente della Commissione Industria è deciso a recuperare la struttura costata decine di milioni di euro e da 4 anni all'abbandono.
«A fine anno la questione è stata discussa nell'ambito della finanziaria regionale. Il 15 gennaio l'argomento tornerà al centro del dibattito. E' necessario cambiare la legge e dare ai privati l'opportunità di gestire la struttura», dice Argirò. La decisione del consigliere nasce anche da timidi segnali di interessamento arrivati a San Salvo per il centro di smistamento. A settembre l'assessore ai Trasporti Giandonato Morra ha annunciato il reperimento di investimenti attraverso i Par Fas. Per il recupero dell'interporto di San Salvo sono a disposizione 4,6 milioni da dividere con Roseto e Castellalto. Argirò prima di Natale ha convocato i sindaci della vallata, le industrie e la Cna per valutare se ci sono e chi sono gli enti pubblici e i privati interessati a gestire la struttura. Le grandi industrie non hanno più alcun interesse. La Fita-Cna, l'associazione che raggruppa le piccole e medie aziende del trasporto su gomma ha invece chiesto che la gestione dell'autoporto venga affidata con un bando pubblico. Attraverso i meccanismi della concessione e del project financing si potrà procedere subito dopo all'identificazione dei soggetti privati interessati. Certo è che la situazione attuale è insostenibile. Da un lato decine di tir sono costretti a parcheggiare davanti ai centri commerciali, dall'altro una struttura dotata di aree di sosta, locali e servizi per gli autotrasportatori sta morendo di degrado e non può essere utilizzata.
«Per quanto mi riguarda cercherò di sbloccare la situazione. Sono fiducioso di trovare in tempi brevi una soluzione», dice Argirò.
Dall'autoporto potrebbe ripartire il risanamento del tessuto produttivo della zona industriale di San Salvo. Un mese fa un pool di esperti ha visitato l'area valutando l'ammontare dei danni provocati dai vandali e dall'incuria.
Subito dopo è stato stilato un programma di ripristino dei capannoni e dei piazzali per poter finalmente avviare l'attività. Il 15 gennaio a Pescara si deciderà il futuro dell'autoporto. Sono in tanti nel Vastese ad incrociare le dita : autotrasportatori, ma anche operatori commerciali e titolari di piccole e medie aziende. (p.c.)
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