CHIETI
Autovelox, 7mila multe. Il giudice: «Sono valide»
Il conducente nel ricorso: «La strada è statale, il Comune non è competente». La decisione: i vigili controllano ovunque e l’apparecchio è autorizzato
CHIETI. Multa fatta con l’autovelox in località Brecciarola di Chieti: ricorso rigettato. La sanzione, quindi, è valida. Il perché è racchiuso in questi due passaggi di una recente sentenza del giudice di pace di Chieti. Il primo: “La statale Tiburtina Valeria, pur essendo di proprietà dell’Anas, insiste sul territorio del Comune di Chieti ed ex articolo 5 legge 65/1986 (legge quadro sull’ordinamento della polizia municipale) la polizia municipale di Chieti è competente sull’intero territorio comunale ad esercitare funzioni di polizia giudiziaria, di polizia stradale, di pubblica sicurezza”. Il secondo passaggio: “L’installazione dell’apparecchio automatico in oggetto veniva autorizzato con decreto dal prefetto di Chieti n. 34961/2012 del 20 dicembre 2012”. La decisione porta la firma del giudice Mariaflora Di Giovanni e si riferisce al ricorso di un automobilista passato sulla strada sottoposta a controllo elettronico della velocità a 65 chilometri/orari, eccedendo quindi di 15 chilometri/orari il limiti di velocità fissato in 50 (la tolleranza è di 5).
Nei motivi del ricorso l’automobilista chiedeva la nullità della sanzione ritenendola illegittima poiché quella strada è statale e, dunque, non del Comune. Ovviamente, il Comune si è costituito in giudizio opponendosi al ricorso e chiedendone il rigetto.
Le 7mila multe a Brecciarola sono riferite a un periodo di 2 mesi, per una media giornaliera di 110-120 sanzioni. Nei fine settimana e nei festivi ci sono state punte di 170 sanzioni. Ovviamente da quando sono arrivate le prime multe agli automobilisti e il Centro ha portato a conoscenza i lettori di quanto stava accadendo alla Brecciarola, le sanzioni si sono ridotte: una recente media giornaliera parla di 50-70 multe, quindi circa 2.000 al mese. Insomma, si è registrato un calo evidente del 35% e, quindi, la prudenza, l’attenzione e il rispetto del codice della strada cominciano a prevalere.
«Il calo delle multe», commenta l’assessore al traffico, Mario Colantonio, «è l’intento che deve avere un’amministrazione civica nel far scendere verticalmente i rischi connessi alla circolazione stradale e per la pubblica incolumità. L’autovelox è uno strumento di dissuasione che diventa strumento di prevenzione quando, come accaduto qui, si vedono risultati caratterizzati dal calo drastico del 35% delle multe in un mese. C’è ora la consapevolezza, da parte del cittadino-automobilista che, in presenza di limiti, bisogna diminuire la velocità. Del resto, da quando in quel luogo c’è l’autovelox, gli incidenti sono diminuiti di molto. Rngrazio gli agenti della polizia municipale e il loro comandante, Donatella Di Giovanni, per il grande lavoro di programmazione ed esecuzione del servizio anche in considerazione delle novità legislative sulla sicurezza urbana».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Nei motivi del ricorso l’automobilista chiedeva la nullità della sanzione ritenendola illegittima poiché quella strada è statale e, dunque, non del Comune. Ovviamente, il Comune si è costituito in giudizio opponendosi al ricorso e chiedendone il rigetto.
Le 7mila multe a Brecciarola sono riferite a un periodo di 2 mesi, per una media giornaliera di 110-120 sanzioni. Nei fine settimana e nei festivi ci sono state punte di 170 sanzioni. Ovviamente da quando sono arrivate le prime multe agli automobilisti e il Centro ha portato a conoscenza i lettori di quanto stava accadendo alla Brecciarola, le sanzioni si sono ridotte: una recente media giornaliera parla di 50-70 multe, quindi circa 2.000 al mese. Insomma, si è registrato un calo evidente del 35% e, quindi, la prudenza, l’attenzione e il rispetto del codice della strada cominciano a prevalere.
«Il calo delle multe», commenta l’assessore al traffico, Mario Colantonio, «è l’intento che deve avere un’amministrazione civica nel far scendere verticalmente i rischi connessi alla circolazione stradale e per la pubblica incolumità. L’autovelox è uno strumento di dissuasione che diventa strumento di prevenzione quando, come accaduto qui, si vedono risultati caratterizzati dal calo drastico del 35% delle multe in un mese. C’è ora la consapevolezza, da parte del cittadino-automobilista che, in presenza di limiti, bisogna diminuire la velocità. Del resto, da quando in quel luogo c’è l’autovelox, gli incidenti sono diminuiti di molto. Rngrazio gli agenti della polizia municipale e il loro comandante, Donatella Di Giovanni, per il grande lavoro di programmazione ed esecuzione del servizio anche in considerazione delle novità legislative sulla sicurezza urbana».
©RIPRODUZIONE RISERVATA