Aziende e consumatori, poche richieste per ricomporre le liti fuori dai tribunali
Camera di commercio. Settimana di procedure gratuite per favorire il nuovo istituto.
CHIETI. Una settimana per avvicinarsi alla conciliazione, strada più economica e rapida per risolvere le controversie fuori dalle aule dei tribunali. Via ancora poco praticata dai teatini che, dal 2001, allo sportello attivato dalla Camera di commercio, hanno presentato in media sessanta istanze l’anno. Ora c’è un’opportunità in più. La settimana della conciliazione gratuita nell’ufficio procedure extragiudiziarie e tutela del consumatore dell’ente camerale in via Fratelli Pomilio.
«Questo percorso stragiudiziale di soluzione delle controversie», osserva il presidente della Camera di commercio, Dino Di Vincenzo, «presenta vantaggi in termini di riservatezza e snellezza del procedimento, riduzione dei tempi e dei costi».
L’ente camerale festeggia così gli otto anni di vita del proprio sportello e inaugura da venerdì il corso per conciliatori professionisti in collaborazione con l’università di Pisa.
«Più restii all’utilizzo di questo strumento sono le imprese», rileva Francesco Mambella, responsabile dell’ufficio procedure extragiudiziarie, «su 34 tentativi di conciliazione presentati nei primi sei mesi del 2009, soltanto due riguardano controversie tra imprese». La conciliazione tende a dirimere divergenze tra aziende e consumatore o tra le aziende stesse. E’ obbligatorio tentare questa via in caso di dispute su telefonia fissa o mobile. O anche quando due aziende litigano su un contratto di subfornitura, offerta di beni e servizi. «I casi più frequenti da noi», osserva Mambella, «sono mossi da consumatori contro compagnie telefoniche, in merito a fatturazioni con servizi mai attivati o richiesti».
In queste circostanze, l’utente deve prima tentare un chiarimento col proprio gestore e, se la risposta non è soddisfacente risposta, si rivolgerà all’ufficio dell’ente camerale aperto dal lunedì al venerdì, tra le 9 e le 12.30; il martedì e giovedì pomeriggio, anche dalle 15 e le 16.15. Orari che verranno rispettati durante questa settimana della conciliazione, rivolta a consumatori e imprese e gratuita per controversie con valore massimo di 50mila euro. Sono escluse dalla gratuità le istanze in ambito di diritto societario.
Sull’argomento, Mambella afferma: «Sarebbe molto interessante cominciare con le conciliazioni in materia societaria, che sono attivabili solo quando questo strumento sia previsto dallo statuto della società». I costi non sono alti. Se la via è obbligatoria, i servizi di segreteria sono gratuiti, altrimenti costano 30 euro. Poi c’è il prezzo della conciliazione, che dipende dal valore della lite a va da un minimo di quaranta euro, quando l’oggetto del contendere ammonta a mille euro, e tocca i 10mila euro se la disputa è da cinque milioni di euro.
«Questo percorso stragiudiziale di soluzione delle controversie», osserva il presidente della Camera di commercio, Dino Di Vincenzo, «presenta vantaggi in termini di riservatezza e snellezza del procedimento, riduzione dei tempi e dei costi».
L’ente camerale festeggia così gli otto anni di vita del proprio sportello e inaugura da venerdì il corso per conciliatori professionisti in collaborazione con l’università di Pisa.
«Più restii all’utilizzo di questo strumento sono le imprese», rileva Francesco Mambella, responsabile dell’ufficio procedure extragiudiziarie, «su 34 tentativi di conciliazione presentati nei primi sei mesi del 2009, soltanto due riguardano controversie tra imprese». La conciliazione tende a dirimere divergenze tra aziende e consumatore o tra le aziende stesse. E’ obbligatorio tentare questa via in caso di dispute su telefonia fissa o mobile. O anche quando due aziende litigano su un contratto di subfornitura, offerta di beni e servizi. «I casi più frequenti da noi», osserva Mambella, «sono mossi da consumatori contro compagnie telefoniche, in merito a fatturazioni con servizi mai attivati o richiesti».
In queste circostanze, l’utente deve prima tentare un chiarimento col proprio gestore e, se la risposta non è soddisfacente risposta, si rivolgerà all’ufficio dell’ente camerale aperto dal lunedì al venerdì, tra le 9 e le 12.30; il martedì e giovedì pomeriggio, anche dalle 15 e le 16.15. Orari che verranno rispettati durante questa settimana della conciliazione, rivolta a consumatori e imprese e gratuita per controversie con valore massimo di 50mila euro. Sono escluse dalla gratuità le istanze in ambito di diritto societario.
Sull’argomento, Mambella afferma: «Sarebbe molto interessante cominciare con le conciliazioni in materia societaria, che sono attivabili solo quando questo strumento sia previsto dallo statuto della società». I costi non sono alti. Se la via è obbligatoria, i servizi di segreteria sono gratuiti, altrimenti costano 30 euro. Poi c’è il prezzo della conciliazione, che dipende dal valore della lite a va da un minimo di quaranta euro, quando l’oggetto del contendere ammonta a mille euro, e tocca i 10mila euro se la disputa è da cinque milioni di euro.