Balneazione vietata in tre punti della costa

VASTO. Tre divieti di balneazione in altrettanti punti della costa vastese, in corrispondenza del fiume Sinello, del Fosso Lebba e dell’area portuale. Le foci dei fiumi si riconfermano i punti più inquinati della costa vastese stando ai risultati dei campionamenti sulle acque di balneazione e in vista della stagione 2013.

Le analisi hanno accertato il superamento dei parametri fissati dalla legge a 200 metri a sud della foce del Sinello, a 100 metri a nord e 300 metri a sud del Fosso Lebba e a 450 metri del porto di Punta Penna. In questi tre punti l’ordinanza del sindaco Luciano Lapenna vieta in via permanente la balneazione, circostanza che deve essere segnalata da appositi cartelli. Non sono previsti divieti nella zona antistante il Fosso della Paurosa, nella riserva di Punta Aderci e alla Foce di Fosso Marino, nei pressi del pontile. In questi due punti erano scattati i divieti. L’anno scorso era stato il tratto di mare antistante la spiaggia di Mottagrossa a dare segni di inquinamento. Il punto dove i tecnici dell’Arta (Agenzia regionale per l’ambiente) avevano riscontrato il superamento dei limiti di legge era stato il Fosso della Paurosa, un torrentello che attraversa la riserva. In quel caso non è stato difficile risalire alla causa, cioè al cattivo funzionamento del depuratore del carcere di Torre Sinello.

L’inquinamento da scarichi fognari è anche il responsabile dei divieti di balneazione comparsi due anni fa, in pieno Ferragosto, a Fosso Marino, nel tratto di litorale vicino al pontile. Per evitare il ripetersi di episodi del genere Sasi e Comune hanno programmato interventi alcuni già ultimati, altri ancora in corso. La società che gestisce il servizio idrico ha realizzato una vasca per la raccolta dei liquami, mentre il Comune ha appaltato ad una ditta i lavori per il convogliamento delle acque piovane.

Anna Bontempo

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