il conto dei raid
Beni spaccati dai vandali Il sindaco parte civile
VASTO. Centinaia di migliaia di euro. È pesante il conto annuale dell’assalto dei vandali alla città: dalle scuole ai mezzi pubblici, dalle panchine nei parchi all'arredo urbano. È lunga la lista...
VASTO. Centinaia di migliaia di euro. È pesante il conto annuale dell’assalto dei vandali alla città: dalle scuole ai mezzi pubblici, dalle panchine nei parchi all'arredo urbano. È lunga la lista dei beni incendiati, spaccati, imbrattati e resi inservibili. L’ultimo sciagurato raid lunedì sera, nel centro storico, ha avuto come epilogo anche una aggressione a un adolescente. Davanti agli occhi increduli dei passanti 4 ragazzini, identificati e denunciati dalla polizia, hanno prima spruzzato la schiuma di due estintori addosso ai passanti poi con gli stessi oggetti hanno colpito un coetaneo.
Ieri l’amministrazione comunale ha presentato una denuncia in commissariato per danneggiamento del patrimonio pubblico e furto. «Lunedì sera l’Arena delle Grazie è stata presa di mira e danneggiata per l’ennesima volta», spiega in una nota il Comune. «Sono stati distrutti i bagni pubblici e il locale dell’autoclave, in più sono stati rubati due estintori che si trovavano al suo interno», racconta il sindaco Luciano Lapenna. «Si tratta di fatti molto gravi che non possono lasciare indifferente l’amministrazione comunale tanto più che solo 24 ore prima ignoti avevano danneggiato anche il pontile della Marina appena ristrutturato. Il Comune è costretto a investire somme ingenti di denaro per sanare i danni soffiando risorse importanti alla collettività che potrebbero essere utilizzate in modo utile per la città».
Il sindaco Lapenna ha ringraziato il vicequestore Cesare Ciammaichella per l’intervento tempestivo che lunedì sera ha impedito conseguenze ancora più gravi e annunciato che l’amministrazione si costituirà parte civile contro gli autori della folle serata chiedendo il risarcimento di tutti i danni procurati al patrimonio comunale.
La giunta sta valutando il da farsi per evitare che ogni notte vadano in fumo le poche risorse a disposizione. Soldi che se ne vanno per ripristinare i servizi igienici, aggiustare i parchi, ripulire i muri rovinati da scritte e danneggiamenti.
La villa comunale è un altro luogo che i teppisti amano distruggere. Un paio di notti fa qualcuno si è divertito a scaricare una montagna di pattume nel laghetto. Gli operai hanno rimosso la spazzatura ma l’acqua resta putrida e maleodorante. Il sindaco ieri è tornato a invitare i cittadini a una maggiore collaborazione con le forze dell’ordine e con l’amministrazione comunale. «Solo facendo squadra si può tentare di impedire il ripetersi di fatti gravi che offendono la nostra città», afferma Lapenna. (p.c.)
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