Biomasse, Salvi: minoranza poco coraggiosa
Il sindaco critica l’uscita dall’aula della opposizione, quando è stato votato no all’impianto Renovo
GUARDIAGRELE. «Il voto in consiglio ha mostrato con chiarezza la distanza tra chi fa i fatti e chi predica salvo poi assumere una linea poco coraggiosa».
All'indomani del voto con cui la maggioranza di centrodestra ha negato alla mantovana Renovo i tre lotti richiesti della zona industriale di Piano Venna per l'insediamento della centrale a biomasse, il sindaco Sandro Salvi attacca frontalmente l'opposizione di centrosinistra. «Mentre noi ci siamo assunti a pieno, anche personalmente, la responsabilità di sbarrare il passo al progetto per l'impianto termoelettrico, loro sono usciti dall'aula marcando anche una grande distanza dalla loro gente, che li voleva uniti insieme a noi e fino in fondo in questa battaglia che abbiamo intrapreso in nome della città praticamente unanime contro la centrale». In maggioranza avevano da giorni concordato di esprimere voto contrario al rinnovo del vincolo di pubblica utilità per quei lotti, anche nella consapevolezza che la Renovo avrebbe potuto rivalersi su ognuno di loro. Una bacchettata il sindaco ce l'ha anche per il comitato "Senza se e senza ma" contro la centrale, che ha seguito con una folta delegazione i lavori in aula.
«Ci saremmo aspettati, da loro, un aperto apprezzamento per la nostra decisione di andare fino in fondo. E invece abbiamo riscontrato un atteggiamento tiepido, forse perché non hanno ben compreso la portata del gesto dell'amministrazione oppure per una solidarietà verso l'opposizione che è una delle linee presenti all'interno del movimento». Poi il sindaco spiega in dettaglio il no della maggioranza alla reiterazione del vincolo di pubblica utilità «Ai fini della reiterazione del vincolo», osserva, «necessita motivare l'attualità dell'interesse pubblico da soddisfare, costituito, nell'ipotesi di interventi produttivi, dalla garanzia di migliori condizioni di crescita economica e sociale, attraverso, in particolare, l'incremento dei livelli occupazionali derivante dal concreto utilizzo delle aree. Ma nel caso specifico», dice Salvi, «la proposta relativa all'intervento della Renovo non contiene, né rappresenta, un utile incremento dei livelli occupazionali, né benefici di altro genere per territorio e collettività. Al contrario, l'intervento proposto ha le caratteristiche di detrattore ambientale idoneo a produrre effetti negativi sull'area di intervento e sull'intero territorio comunale».
Francesco Blasi
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