Borrelli: ospedale declassato

L'ex direttore del Tg1 non risparmia attacchi alla giunta uscente

ATESSA. In un teatro comunale affollato Giulio Borrelli, candidato sindaco di Movimento per Atessa Unita, ha presentato il suo programma per la città. Sarebbe più corretto dire che sono stati gli stessi candidati, presenti sul palco venerdì sera, più che attori passivi i protagonisti della serata: ad uno ad uno hanno spiegato le ragioni del loro ingresso nella lista.

Due le linee direttrici degli interventi: punti programmatici e critiche all'amministrazione uscente, sempre appellata come «Cicchitti-De Fanis», forse per sottolineare un'unità tra il sindaco dell'Udc e l'assessore del Pdl che fino a qualche giorno fa era impensabile.

Le proposte per Atessa possono essere racchiuse in un rilancio, con iniziative culturali e commerciali, del centro storico e della zona a valle che vivono, a giudizio del movimento, una fase di declino. Giulia Orsini ha evidenziato la novità del metodo adottati per preparare programma e lista: «Sono stati messi a punto in diversi incontri con la partecipazione di tante persone».

A Borrelli è toccato il compito di tracciare le linee-guida del suo progetto «che», ha detto l'ex direttore del Tg1, «ha l'ambizione di fare di Atessa il cuore e il motore di un nuovo sviluppo, che coinvolga enti pubblici e operatori privati». Ha poi contestato che l'ospedale civile sia il fiore all'occhiello della giunta di centrodestra: «E' solo un fiore appassito. Come si fa a chiamare potenziamento quello che è un evidente declassamento? Se ne vanno i primari di chirurgia e ortopedia. Della Fisioriabilitazione, prevista nel piano regionale, non c'è stata finora traccia concreta».

Tito Antonini, consigliere uscente di minoranza (Pd) - cinque anni fa capolista della lista antagonista a quella di Nicola Cicchitti - ha sottolineato come sia pesante il deficit che l'amministrazione uscente lascia alla prossima. L'ex direttore del Tg1, ha ricordato il clima di polemiche che fino a pochi giorni fa contraddistingueva il centrodestra (tanto che una seconda lista, targata Pdl, era già pronta).

Come rivolgendosi direttamente agli esponenti di LiberAtessa, Borrelli ha detto: «Dove sono i Natale, i Genovesi, gli Zaccardi, i Di Vincenzo, i Fioriti? Perché non si sono ricandidati? Erano esponenti di primo piano della vostra maggioranza. Li avete messi nello sgabuzzino», ha ironizzato il giornalista, «o vi hanno detto "No, mai più con voi?».

Il candidato sindaco ha poi fornito anche una risposta: «Il progetto di LiberAtessa è fallito, quell'ammucchiata di partiti e gruppi diversi non ha funzionato. La lista, che ora viene riproposta, è una ribollita, non è il futuro, ma il passato di una vecchia vicenda politica ormai finita».

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