Botti delle feste, via agli acquisti I sindaci: non possiamo vietarli 

Anche se manca un mese esatto alla ricorrenza è già ricominciata la corsa all’utilizzo di petardi e razzi Lo scorso anno ordinanza proibitiva a Vasto. De Nicolis (San Salvo): «Il Tar darebbe torto a chi dice no»

VASTO. Manca un mese esatto a Natale ma c'è chi ha già acceso le luminarie e chi si diverte a sparare i botti. Come sempre l'uso dei fuochi pirotecnici divide i cittadini e anche i sindaci. Nel Vastese la maggioranza dice sì ai botti se usati con prudenza. Lo scorso anno il sindaco di Vasto, Francesco Menna, aveva firmato un’ordinanza che vietava l’utilizzo di materiale pirotecnico, petardi, razzi e similari in luogo pubblico o ad uso pubblico e nei luoghi privati collegati con aree e spazi pubblici fino al 2 gennaio sollecitando la popolazione ad evitare comportamenti dannosi per le persone fragili. Quest’anno Menna vuole concedere una chance agli amanti del materiale pirotecnico. «Ad oggi dico sì ai fuochi d’artificio. Ovviamente osservando le norme», sottolinea il primo cittadino. Il sindaco di San Salvo, Emanuela De Nicolis, ricorda che, favorevoli o no, i sindaci non possono fare ordinanze di divieto. «La giurisprudenza», dice, «è abbastanza chiara. Sono impugnabili. Il Tar», ricorda De Nicolis, «si è pronunciato sulla questione. Sono illegittime le ordinanze che vietano l’utilizzo di petardi certificati».
Favorevole all'uso dei fuochi d'artificio è il sindaco di Torino di Sangro, Nino Di Fonso. «È arrivato il periodo più bello dell'anno, con la magia del Natale», dice Di Fonso, «l'atmosfera è calda, carica di suoni e luci. È un momento magico in cui le famiglie si ritrovano con menù tradizionali. Perché», chiede Di Fonso, «dovrebbero mancare i botti che fanno parte della tradizione? Certo, bisogna rispettare tutte le norme che disciplinano l'acquisto e l'uso e non dimenticare che sono comunque potenzialmente pericolosi».
Favorevole all'uso dei fuochi pirotecnici è anche il sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli. Il sindaco di Furci, Fabio Di Vito, ricorda che gli spari non piacciono affatto agli animali da compagnia e bisognerebbe tenerne conto. Daniele Carlucci, sindaco di Scerni, lancia un appello alla prudenza. «La mia è una raccomandazione», dice Carlucci, «ad un uso corretto. Invito la compagnia dei carabinieri a controllare la vendita e l'utilizzo di fuochi legali». Per Mimmo Budano, sindaco di Villalfonsina, «sì ai botti di libera vendita, non a quelli vietati». C'è poi chi come il sindaco di Casalanguida, Luca Conti, è sollevato e spiega perché: «Da noi i botti non si sparano». Non sono affatto contente dei festeggiamenti con i botti le associazioni animaliste . Da anni l'associazione "Amici di zampa", protesta sostenendo che gli spettacoli pirotecnici rappresentano un pericolo per gli animali. Altre associazioni invitano ad utilizzare stelle filanti silenziose.
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