VASTO

Bottiglia di salsa contro l’assistente sociale 

Utente insulta una dipendente del servizio tutela minori e imbratta l’ufficio con il pomodoro: allontanato dalla polizia

VASTO. Urla, insulti e una bottiglia di salsa scagliata addosso. E accaduto ieri ad un’assistente sociale del servizio “Tutela minori” del Comune di Vasto. Un utente ha raggiunto la palazzina delle Politiche sociali di via Nicola Bosco, è entrato nell’ufficio della tutela minori e urlando ha indirizzato parolacce alla dirigente e all’assistente sociale. Non contento ha lanciato una bottiglia di conserva di pomodoro contro l’operatrice che era nella stanza. La bottiglia è finita contro il muro imbrattandolo e sporcando scrivania e documenti. Fortunatamente non ha colpito nessuno. Il protagonista dell’ennesima aggressione alle istituzioni comunali è stato un utente convinto di essere stato privato della patria potestà (in realtà il suo caso non è stato ancora trattato dall’ufficio vastese). L’utente è andato in escandescenza e ha imbrattato l’ufficio dell’assessorato aggredendo verbalmente una dipendente e la dirigente Caterina Barbato. Gli altri dipendenti sono accorsi in difesa della collega aggredita e contestualmente hanno chiamato la polizia. Gli agenti del commissariato, diretti dal comandante Fabio Capaldo, sono arrivati immediatamente. L’utente è stato allontanato. Sulla vicenda la polizia rimetterà un dettagliato rapporto all’autorità giudiziaria.
I Servizi sociali preferiscono tacere anche se da tempo gli operatori invocano una sede più sicura. Le Politiche sociali sono un settore delicato, ha uffici di trincea dove c’è un rapporto diretto con la gente. L’assessore ai servizi sociali Lina Marchesani sta cercando una sede più sicura e più protetta per gli operatori. «È giusto dare protezione alle persone che lavorano nel sociale», dice. Il sindaco Francesco Menna ha espresso la propria solidarietà agli operatori aggrediti e stigmatizzato l’ennesimo gesto di violenza nei confronti delle istituzioni. Qualche giorno fa lo stesso primo cittadino è finito nel mirino di una persona nota alle forze dell’ordine. L’uomo, non contento dei servizi ricevuti, aveva scagliato un armadietto di metallo per le scale del municipio inveendo contro Menna. «Un sindaco deve tener conto dei bisogni di tutti e cerca di farlo nel rispetto delle regole e della legge. Lo stesso fanno tutti i dipendenti di questo ente. Non possono essere tollerate forme di violenza e aggressioni come quella avvenuta questa mattina e la settimana scorsa contro di me solo per aver preteso il rispetto delle regole, delle norme e delle procedure», tuona Menna. Il sindaco e gli operatori dei Servizi sociali, non appena la notizia si è diffusa, hanno ricevuto attestati di solidarietà da autorità cittadine, enti e associazioni.
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