Bucchianico, Guerrino D’Orazio è il nuovo Banderese
BUCCHIANICO. Si è aperto un altro capitolo della festa ultra secolare dei Banderesi. Ieri è stato eletto al ruolo di Banderese, la persona che organizza la festa e rimane in carica per un anno,...
BUCCHIANICO. Si è aperto un altro capitolo della festa ultra secolare dei Banderesi. Ieri è stato eletto al ruolo di Banderese, la persona che organizza la festa e rimane in carica per un anno, Guerrino Camillo D'Orazio di via Piane. Nicola D'Onofrio, di via Campo di Roma, passa le redini della rievocazione religiosa, storica e folkloristica che fa capo al sogno strategico che, nel lontano medioevo, Sant'Urbano diede al capitano dell'esercito bucchianichese, il Sergentiere, per allontanare la minaccia del potente esercito Teate desideroso di conquista. Guerrino D'Orazio, pensionato, sposato con Rosetta, e padre di Mirko, Ileana e Camilla, si era candidato alla carica già nel 1993 e per l'edizione 2013. Ora gli spetta organizzare la festa del 2014 che prevede il clou delle manifestazioni a maggio con il rito della "ciammaichella", in cui si contano circa 1300 partecipanti in abito tradizionale e migliaia di bellissimi fiori di carta crespa. Due i candidati alla carica a sorteggio. Insieme a Guerrino D'Orazio, in lizza per il titolo, c'era Carlo Palombaro di contrada Frontino, anche lui con la stessa passione per la festa che va avanti dal 1280, come confermano reperti storici, e devozione verso il Santo e più volte candidato alla carica. «Sono molto fedele e spero di dimostrare tutta la mia devozione al Santo e alle nostre tradizioni» ha detto D'Orazio circondato da parenti, contradaioli e amici. Il neo Banderese, emozionato, subito dopo esser entrato in carica, ha salutato i concittadini radunati in piazza San Camillo De Lellis, che ha invitato alla usuale serata danzante nella sua abitazione dove c'è stato il passaggio, di casa in casa, del quadro di Sant'Urbano, dal vecchio al nuovo Banderese, ha pregato davanti il Santo nella sua chiesa, e si è presentato alle autorità della festa (il Sergentiere Guglielmo Tatasciore), religiose e militari della cittadina. Fra qualche settimana al neo Banderese spetterà la "Compagnia", ringraziamento ufficiale al Santo per l'incarico ottenuto e il primo invito ai parenti, la tradizione dice fino al settimo grado, a prendere parte alla festa. I preparativi per allestire i canestri ornati di fiori di carta e i carri allegorici che, strategicamente occorreranno a vincere ancora la battaglia su Teate, andranno avanti durante tutto l'inverno e la primavera.
Debora Zappacosta
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