ORTONA
Buco nelle soste blu, paga l’ex comandante
Per la Corte dei conti Poeta, già licenziato dal Comune, deve restituire all’ente 60mila euro dei parcheggi a pagamento
ORTONA . Sarà l’ex comandante della polizia municipale di Ortona, Sandro Poeta, a pagare per il maxi ammanco riscontrato nelle casse comunali, derivanti dalla gestione diretta da parte dell’ente dei ticket dei parcheggi. Dovrà versare al Comune una somma pari a 60.137 euro. A stabilirlo è stata una sentenza della Corte dei Conti, con presidente Tommaso Miele, giudice Federico Pepe e giudice estensore Gerardo de Marco.
La sentenza. Poeta è stato ritenuto responsabile del buco accertato tra gli introiti derivanti dalle soste a strisce blu. «Essendo manifesta l’irregolarità e la trascuratezza da lui usate nel compiere le operazioni di maneggio del denaro», scrivono i giudici, «l’ex comandante non potrà che rispondere del carico contabile». Nella sentenza si evidenzia inoltre come Poeta si fosse nei mesi scorsi «espressamente e inequivocabilmente dichiarato responsabile dell’ammanco, impegnandosi a restituirlo a rate da concordare con l’ente locale». Ad oggi tuttavia l’ex comandante «pretende di attribuire un ben diverso significato alle eloquenti esternazioni espresse a margine della verifica di cassa, allorché egli aveva già anticipato ai verificatori la sussistenza dell’ammanco e, grosso modo, il suo ordine di grandezza, dichiarandosene responsabile per aver utilizzato il contante per propri bisogni personali non futili». L’arringa difensiva di Poeta si è soffermata nel contestare il malfunzionamento dei parchimetri, «ipotizzando l’eventuale sottrazione di denaro a opera di terzi e ritrattando le dichiarazioni confessorie a lui riferite de relato». Una ricostruzione che non ha convinto i giudici, tanto da condannarlo a pagare gli oltre 60mila euro.
Piove sul bagnato. Per l’ex comandante si tratta di una sentenza pesante, che si aggiunge al provvedimento già arrivato quasi un anno fa dal Comune di Ortona. L’allora assessore al bilancio, nonché vicesindaco Luigi Menicucci, annunciava che «la procedura disciplinare interna si è conclusa il 16 settembre scorso con l’atto del licenziamento disposto nei confronti dell’ex comandante dei vigili urbani». Una presa di posizione motivata con il «mancato il controllo sugli incassi relativi ai ticket parcheggi, che spettava proprio al comando di polizia locale».
Le reazioni politiche. La vicenda dell’importante ammanco fece scalpore, suscitando le reazioni di stupore e indignazione tra gli ortonesi, e ripercuotendosi anche sui tavoli della politica. L’allora ala di minoranza consiliare formata da Franco Musa, Carlo Ricci, Patrizio Marino, gli attuali sindaco e vicesindaco, rispettivamente Leo Castiglione e Vincenzo Polidori, presentarono una mozione di sfiducia verso lo stesso Menicucci, rispedita al mittente dall’ex primo cittadino, Vincenzo D’Ottavio.
L’attuale sindaco. «Prendiamo atto della sentenza della Corte dei Conti», ha commentato ieri proprio Leo Castiglione. «Abbiamo fiducia nella giustizia. L’importante è che si faccia chiarezza su questo spiacevole fatto. Purtroppo si è trattata di una brutta pagina per Ortona».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La sentenza. Poeta è stato ritenuto responsabile del buco accertato tra gli introiti derivanti dalle soste a strisce blu. «Essendo manifesta l’irregolarità e la trascuratezza da lui usate nel compiere le operazioni di maneggio del denaro», scrivono i giudici, «l’ex comandante non potrà che rispondere del carico contabile». Nella sentenza si evidenzia inoltre come Poeta si fosse nei mesi scorsi «espressamente e inequivocabilmente dichiarato responsabile dell’ammanco, impegnandosi a restituirlo a rate da concordare con l’ente locale». Ad oggi tuttavia l’ex comandante «pretende di attribuire un ben diverso significato alle eloquenti esternazioni espresse a margine della verifica di cassa, allorché egli aveva già anticipato ai verificatori la sussistenza dell’ammanco e, grosso modo, il suo ordine di grandezza, dichiarandosene responsabile per aver utilizzato il contante per propri bisogni personali non futili». L’arringa difensiva di Poeta si è soffermata nel contestare il malfunzionamento dei parchimetri, «ipotizzando l’eventuale sottrazione di denaro a opera di terzi e ritrattando le dichiarazioni confessorie a lui riferite de relato». Una ricostruzione che non ha convinto i giudici, tanto da condannarlo a pagare gli oltre 60mila euro.
Piove sul bagnato. Per l’ex comandante si tratta di una sentenza pesante, che si aggiunge al provvedimento già arrivato quasi un anno fa dal Comune di Ortona. L’allora assessore al bilancio, nonché vicesindaco Luigi Menicucci, annunciava che «la procedura disciplinare interna si è conclusa il 16 settembre scorso con l’atto del licenziamento disposto nei confronti dell’ex comandante dei vigili urbani». Una presa di posizione motivata con il «mancato il controllo sugli incassi relativi ai ticket parcheggi, che spettava proprio al comando di polizia locale».
Le reazioni politiche. La vicenda dell’importante ammanco fece scalpore, suscitando le reazioni di stupore e indignazione tra gli ortonesi, e ripercuotendosi anche sui tavoli della politica. L’allora ala di minoranza consiliare formata da Franco Musa, Carlo Ricci, Patrizio Marino, gli attuali sindaco e vicesindaco, rispettivamente Leo Castiglione e Vincenzo Polidori, presentarono una mozione di sfiducia verso lo stesso Menicucci, rispedita al mittente dall’ex primo cittadino, Vincenzo D’Ottavio.
L’attuale sindaco. «Prendiamo atto della sentenza della Corte dei Conti», ha commentato ieri proprio Leo Castiglione. «Abbiamo fiducia nella giustizia. L’importante è che si faccia chiarezza su questo spiacevole fatto. Purtroppo si è trattata di una brutta pagina per Ortona».
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