Burgo, il primo progetto
Annunciato il riassorbimento di cinquanta lavoratori
CHIETI. «Realizzeremo in 15 mesi un impianto di valorizzazione degli imballaggi a Casalincontrada. Nel nuovo sito industriale impiegheremo una cinquantina di lavoratori dell'ex Burgo». Romeo Battistelli, presidente della Cooperativa Area, illustra il progetto della cooperativa di produzione del lavoro che rappresenta ai dipendenti della vecchia cartiera riuniti in assemblea. La sala del Piccolo teatro dello scalo, sede della rsu, è gremita in ogni ordine di posto.
I lavoratori, tutti in cassa integrazione in deroga fino al 4 aprile, sono ansiosi di conoscere il loro futuro. Sono diverse le novità emerse a margine dell'ultimo incontro del tavolo paritetico chiamato a coordinare il progetto In.Te. Ebbene, qualcosa si inizia a muovere in concreto. La prima azienda, delle diciassette firmatarie del consorzio di rete "In.Te. Chieti" ha deciso di uscire allo scoperto spiegando il suo progetto industriale ai dipendenti dell'ex cartiera di via Piaggio.
«Sempre al centro», precisa Battistelli, «della nostra idea imprenditoriale». Che, inizialmente, prevedeva la realizzazione di una piattaforma ecologica proprio sul sito dell'ex Burgo. Ma l'azienda si era opposta al pari delle istituzioni che non hanno visto di buon occhio la costruzione di un altro impianto di trattamento di materiale da rifiuto nel cuore urbano dello scalo. Ma la Cooperativa Area non si è arresa. Ha ribadito il suo interesse industriale anche dopo il blocco deciso dal Ministero dei finanziamenti degli accordi di programma quadro. Forma burocratica con cui si voleva lanciare il progetto In.Te. Adesso riveduto e corretto, dopo quasi due anni di tentennamenti e rinvii, attorno al consorzio di rete tra aziende che si è costituito un mese fa davanti ad un notaio.
La Cooperativa Area ha finalmente scoperto le carte. In sala era presente anche l'ex sindaco Francesco Ricci che aveva puntato forte sulle potenzialità di Area per ricollocare i lavoratori della dismessa cartiera. «Il nostro progetto», chiarisce Battistelli, «sarà alla luce del sole. Abbiamo subito creduto alla scommessa ex Burgo e ad un progetto finalizzato al miglioramento della qualità ambientale con il recupero di materiali vari». Ovvero gli imballaggi che dovranno essere selezionati e recuperati anche per fini energetici.
Area ha scelto Casalincontrada, in ballottaggio con Cerratina, per dar vita al suo impianto. L'ex area della Burgo accoglierà, con ogni probabilità, capannoni direzionali di Area. Che sembra fare sul serio e, soprattutto, vuole centrare i suoi obiettivi in tempi rapidi. Esattamente ciò che chiedono sindacati e lavoratori.
«La scelta del sito è fatta, salvo contrordini dell'ultima ora da parte della Regione a cui, in trenta giorni al massimo, invieremo», annuncia Battistelli, «la richiesta di autorizzazione ambientale». Dopo novanta giorni dalla richiesta dovrebbe essere convocata la prima delle due conferenze di servizi. In caso di via libera inizieranno subito i lavori, eseguiti materialmente dalla ditta teatina Edilizia Colonnetta, che si concluderanno in quindici mesi.
«Siamo in costante contatto con il titolare dell'areai, spiega Battistelli, «e la ditta che ci accompagnerà in questa nuova avventura». Il tutto, però, passa attraverso il coinvolgimento diretto degli ex dipendenti Burgo. Entro fine febbraio gli interessati dovranno diventare soci-lavoratori di Area.
Status giuridico che non preclude il diritto alla cassa integrazione come sottolinea Giancamillo Marrone, rsu Burgo. «Ci siamo informati ricevendo ampie rassicurazioni in merito. Convocheremo una assemblea», annuncia, «per raccogliere le adesioni alla cooperativa Area».
I lavoratori, tutti in cassa integrazione in deroga fino al 4 aprile, sono ansiosi di conoscere il loro futuro. Sono diverse le novità emerse a margine dell'ultimo incontro del tavolo paritetico chiamato a coordinare il progetto In.Te. Ebbene, qualcosa si inizia a muovere in concreto. La prima azienda, delle diciassette firmatarie del consorzio di rete "In.Te. Chieti" ha deciso di uscire allo scoperto spiegando il suo progetto industriale ai dipendenti dell'ex cartiera di via Piaggio.
«Sempre al centro», precisa Battistelli, «della nostra idea imprenditoriale». Che, inizialmente, prevedeva la realizzazione di una piattaforma ecologica proprio sul sito dell'ex Burgo. Ma l'azienda si era opposta al pari delle istituzioni che non hanno visto di buon occhio la costruzione di un altro impianto di trattamento di materiale da rifiuto nel cuore urbano dello scalo. Ma la Cooperativa Area non si è arresa. Ha ribadito il suo interesse industriale anche dopo il blocco deciso dal Ministero dei finanziamenti degli accordi di programma quadro. Forma burocratica con cui si voleva lanciare il progetto In.Te. Adesso riveduto e corretto, dopo quasi due anni di tentennamenti e rinvii, attorno al consorzio di rete tra aziende che si è costituito un mese fa davanti ad un notaio.
La Cooperativa Area ha finalmente scoperto le carte. In sala era presente anche l'ex sindaco Francesco Ricci che aveva puntato forte sulle potenzialità di Area per ricollocare i lavoratori della dismessa cartiera. «Il nostro progetto», chiarisce Battistelli, «sarà alla luce del sole. Abbiamo subito creduto alla scommessa ex Burgo e ad un progetto finalizzato al miglioramento della qualità ambientale con il recupero di materiali vari». Ovvero gli imballaggi che dovranno essere selezionati e recuperati anche per fini energetici.
Area ha scelto Casalincontrada, in ballottaggio con Cerratina, per dar vita al suo impianto. L'ex area della Burgo accoglierà, con ogni probabilità, capannoni direzionali di Area. Che sembra fare sul serio e, soprattutto, vuole centrare i suoi obiettivi in tempi rapidi. Esattamente ciò che chiedono sindacati e lavoratori.
«La scelta del sito è fatta, salvo contrordini dell'ultima ora da parte della Regione a cui, in trenta giorni al massimo, invieremo», annuncia Battistelli, «la richiesta di autorizzazione ambientale». Dopo novanta giorni dalla richiesta dovrebbe essere convocata la prima delle due conferenze di servizi. In caso di via libera inizieranno subito i lavori, eseguiti materialmente dalla ditta teatina Edilizia Colonnetta, che si concluderanno in quindici mesi.
«Siamo in costante contatto con il titolare dell'areai, spiega Battistelli, «e la ditta che ci accompagnerà in questa nuova avventura». Il tutto, però, passa attraverso il coinvolgimento diretto degli ex dipendenti Burgo. Entro fine febbraio gli interessati dovranno diventare soci-lavoratori di Area.
Status giuridico che non preclude il diritto alla cassa integrazione come sottolinea Giancamillo Marrone, rsu Burgo. «Ci siamo informati ricevendo ampie rassicurazioni in merito. Convocheremo una assemblea», annuncia, «per raccogliere le adesioni alla cooperativa Area».
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