la tragedia
Caldo record, anziano muore in mare a Casalbordino
Settantenne non riesce neanche a chiedere aiuto. È la seconda tragedia sul lido in cinque giorni
CASALBORDINO. Gli esperti lo avevano detto. L’ondata di caldo umido avrebbe messo a dura prova il cuore di molti vacanzieri e residenti. Così è stato. Quattro le vittime di Flegetonte (la bolla di calore che resterà in Abruzzo per un’altra settimana) in una settimana nel Vastese. L'ultima ieri pomeriggio nel mare di Casalbordino. Un malore improvviso e fulminante.
Non ha avuto neppure il tempo di chiedere aiuto Giuseppe Di Rosso, 70 anni, di Montecilfone (Campobasso). Ha perso la vita mentre era in acqua a 3-4 metri dalla riva all’altezza del tratto di spiaggia libera contrassegnato dal numero 8. Alcuni bagnanti lo hanno visto galleggiare con il volto immerso nell’acqua e le braccia allargate e hanno allertato immediatamente il 118 e il bagnino dello stabilimento più vicino. I primi a soccorrere il turista sono stati insieme al bagnino gli operatori della Croce gialla.
Il corpo è stato trascinato sul bagnasciuga e affidato ai medici del 118. Purtroppo non c’è stato nulla da fare. Di Rosso non ha più riaperto gli occhi. Una tragedia fotocopia di quella avvenuta lunedì scorso quando nel mare di Casalbordino ha perso la vita il pesca- sportivo vastese Franco Gileno, 52 anni, anche lui riportato a riva dalla Croce gialla.
L’allarme per Di Rosso è scattato alle 16,15 quando i bagnanti presenti in spiaggia si sono accorti della strana posizione di quel corpo troppo a lungo immobile e semi immerso. La corrente lo spingeva lentamente verso la riva.
Avvisati della tragedia, sul posto sono intervenuti i carabinieri di Casalbordino e la polizia municipale. Il referto del medico legale parla di arresto cardiaco.
I tentativi di rianimazione sono durati più di 20 minuti. Nè i massaggi, nè il ricorso al defibrillatore sono serviti. Non appena i medici hanno dichiarato il decesso, sulla spiaggia è arrivato tanto sgomento. Il corpo senza vita dell’anziano è stato coperto dietro alcuni ombrelloni in attesa che la magistratura desse il nulla osta al trasferimento.
La salma quindi è stata portata all’obitorio del cimitero. Probabilmente per la Procura non sarà necessaria l’autopsia. Se così fosse il feretro sarà trasferito oggi stesso al paese di residenza dell’uomo. (p.c.)
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