Campo sportivo Don Bosco posta la prima pietra
Progetto da 85 mila euro dell’Istituto salesiani e del Rotary parte la raccolta fondi per la nascita di altri impianti sportivi
ORTONA. Si è svolta, ieri, la cerimonia della “posa della prima pietra” del progetto di riqualificazione dell'area del vecchio campo sportivo all'interno dell'Istituto Salesiano.
Un progetto che nasce su iniziativa del direttore dei Salesiani di Ortona, don Stefano Pastorino e dell'imprenditore Nicola D'Auria, socio del Rotary Club di Ortona. Per l'occasione, è stato costituito una onlus ovvero il comitato “Rotary e don Bosco per i giovani” che cura il progetto ed è impegnata nella raccolta fondi affiché questo sogno possa diventare realtà: la realizzazione di un campo di basket, di un campo di pallavolo, di un campetto di calcio a 5, di un parco giochi e di un'area di intrattenimento. Sono coinvolti in questo progetto i soci: del Rotary Club, dell'Inner wheel, di Rotaract, nonché gli ex-allievi don Bosco e un contributo arriva anche dalla Fondazione Carichieti. Il costo totale dell'opera è di 85mila euro e per poterla portare a conclusione si è fissato un termine di 3 anni.
«Oggi posizioniamo la prima pietra che simboleggia l'avvio di questo bellissimo progetto per tutta la comunità», ha detto D'Auria, presidente del comitato “Rotary e don Bosco per i giovani”, «ci siamo costituiti un anno fa per questa iniziativa che porteremo a compimento. E' stato un anno intenso di lavoro che ha visto coinvolte numerose persone che hanno dato un grande apporto anche con le loro professionalità, ma c'è ancora tanto da fare. Ringrazio tutti».
«Tra una ventina di giorni inizieranno i lavori di sistemazione del vecchio campo», ha aggiunto don Stefano rivolgendosi al pubblico presente con tanti giovani, «speriamo che in occasione della festa di San Giovanni Bosco del prossimo anno si possa inaugurare il nuovo campo».
Particolarmente emozionante l'intervento del più anziano ex allievo Don Bosco, Pasquale Alferj: «Se oggi ci troviamo qui lo dobbiamo anche ai 47 salesiani che dal 1948 ad oggi hanno operato in città, tutti sempre molto disponibili e che hanno fatto tanto per i giovani e per tutta la comunità».
Il progetto di recupero degli impianti esistenti e soprattutto la realizzazione di nuovi spazi si pone l'obiettivo di creare un ambiente di ampia accoglienza, un centro capace di offrire un'autentica educazione umana e garantire una presenza cristiana nel mondo giovanile e della società civile. La cerimonia della posa della prima pietra si è tenuta nella settimana della Festa di San Giovanni Bosco, che si concluderà domenica prossima con lo spettacolo teatrale, ore 16.30, allo Zambra, “Lu Fi jje de lu Stagnare” a cura della filodrammatica degli Exallievi. (l.s.)
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