Carenza d'acqua, confermate le chiusure nel lancianese
Il presidente Sasi: servizio garantito nonostante la siccità Villa Elce a secco anche nel giorno di festa in contrada
LANCIANO. «Nonostante l’estrema difficoltà causata dall’arsura e dalla siccità che dura da due mesi, la società garantisce il servizio». È la lapidaria risposta di Domenico Scutti, presidente della Sasi, la società che gestisce il servizio idrico integrato, tirato in ballo in questi giorni per i disservizi che sarebbero stati provocati dall’ente con la chiusura dei serbati di notte in alcuni quartieri e contrade di Lanciano.
Scutti, di cui hanno chiesto le dimissioni 830 cittadini in particolare residenti di Santa Rita, Villa Elce, Villa Andreoli, Fontanelle, Rizzacorno, Sant’Onofrio, Villa Pasquini, Iconicella, firmatari di una petizione fatta dall’associazione “La nostra valle”, dovrà incontrare il sindaco, Mario Pupillo, la prossima settimana per dare alcune spiegazioni. «Convocherò Scutti a giorni anche alla luce della mozione approvata in consiglio comunale lunedì sulla sospensione del servizio idrico», spiega Pupillo, «in cui mi sono impegnato, assieme alla giunta, a invitare il Cda della Sasi a spiegare i motivi reali delle interruzioni del servizio e a far sì che avvisi i cittadini delle eventuali chiusure dei serbatoi».
«Farò le mie riflessioni a tempo debito», taglia corto il presidente che è disponibile a incontrare Pupillo ma che ha intenzione di presentare ai cittadini, a giorni, dati tecnici che testimoniano che la situazione idrica non è così critica a Lanciano, e che anzi è migliore rispetto agli altri anni.
Diverso il parere dei contradaioli e dei residente di Santa Rita. «Sì la situazione è migliorata dopo le piogge», afferma ironico un residente di Villa Elce, parte bassa della contrada, «l’acqua non va via nel pomeriggio, ma la sera dopo le 22. Peccato che il vizio di non avvisare resta e che abbiano tolto l’acqua anche domenica, giorno di festa nella contrada. Avevamo chiesto di non sospendere il servizio e invece l’acqua è stata tolta. Non solo, i tecnici Sasi ci hanno detto che dovevamo chiedere per iscritto, una settimana prima, di non togliere l’acqua. Ma è assurdo: bisogna chiedere per iscritto di non togliere un bene primario e che per giunta paghiamo?», chiede il residente.
Stando a quanto affermato dal sindaco Pupillo e da Scutti, le risposte sulle chiusure dei serbatoi di notte, sulla qualità dell’acqua, lo stato delle condutture, il livello delle sorgenti arriveranno la prossima settimana, quando il caldo raggiungerà nuovi picchi.
Teresa Di Rocco
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