Carenza di acqua le contrade chiedono i danni alla Sasi
Raccolte oltre 800 firme nelle zone intorno al centro città «E quanto torna è imbevibile per la terra e il cloro»
LANCIANO. Controllo delle caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua di rubinetto, perché ogni volta che viene reimmessa in rete è piena di terra e poi di cloro e si sono registrati casi di gastroenterite in diverse famiglie. Riparazione, completamento e miglioramento della rete idrica e fognaria del Comune; ricontrattazione delle tariffe, ritenute troppo alte rispetto ai “non servizi” forniti dalla Sasi; citazione della Sasi per danni materiali, morali e civili e dimissioni del Cda per incapacità gestionale.
Sono le pesanti richieste messe nero su bianco, sottoscritte e consegnate al Comune e alla Sasi da 830 cittadini delle contrade firmatari della petizione portata avanti dall’associazione culturale “La Nostra Valle” per risolvere il problema della sospensione del servizio idrico nelle ore diurne e serali. L’associazione in pochissimi giorni ha raccolto firme e lamentate dei residenti delle contrade di Villa Elce, Villa Andreoli, Fontanelle, Rizzacorno, Sant’Onofrio, Villa Pasquini, Iconicella e Santa Rita, anche se i problemi sono stati segnalati anche a Nasuti, Re di Coppe, Colle Pizzuto, che da mesi sono privati dell’acqua tra le 14 e le 22 fino alle 7 o le 10 del mattino dopo.
«Il disservizio dura da diversi anni», precisa Giovanni Ferrante, presidente dell’associazione, «senza trovare mai soluzione, provocando danni materiali e morali alla cittadinanza e si è acuito negli ultimi 5 mesi. La Sasi ora deve risolvere definitivamente il problema e garantire il servizio in tutto il territorio, senza più alcuna interruzione. Noi cittadini abbiamo il diritto a un servizio pubblico efficace ed efficiente, abbiamo il diritto all’acqua, bene vitale».
E per evitare che lettera e richieste siano cestinate gli oltre 800 firmatari chiedono anche al sindaco, Mario Pupillo, un incontro entro 10 giorni dalla ricezione della petizione consegnata all’Urp mercoledì e inviata per raccomandata alla Sasi. Una riunione voluta per avere delle risposte concrete e un faccia a faccia sul perché viene tolta l’acqua, nonostante sia stato attivato il nuovo acquedotto, sulla qualità, sul perché i contatori girino anche quando l’acqua non c’è e c’è solo aria nelle tubature. Risposte che potrebbero arrivare oggi perché il problema della crisi idrica approda in consiglio comunale. C’è infatti una mozione della maggioranza che chiede a Pupillo di invitare il Cda della Sasi a indicare i motivi reali delle interruzioni e di avvisare i cittadini delle chiusure.
Teresa Di Rocco
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