l'incidente

Casalbordino, ustionato dal latte a due anni: è grave

Incidente nell’azienda agricola di famiglia: portato dal papà in auto all’ospedale di Lanciano, è stato trasferito al Gemelli

CASALBORDINO. Un urlo di dolore, il pianto disperato del figlio e poi la corsa contro il tempo per raggiungere l’ospedale di Lanciano. Dramma ieri, all’ora di pranzo, per un imprenditore caseario di Casalbordino. Il figlioletto di soli due anni, si è ustionato il 70 per cento del corpo con siero di latte bollente. Non è chiaro se il bambino sia caduto nel pentolone colmo di liquido o se la pentola si sia rovesciata finendogli addosso. L’incidente è accaduto nell’azienda di famiglia in contrada Piane d’Alloro. Il piccino ha ustioni di primo e secondo grado sul dorso, sull’addome e sul braccio destro. Piccole ustioni anche sul viso, ma sono quelle che preoccupano meno.

Dopo le prime cure ricevute dai medici dell’ospedale Renzetti di Lanciano, su indicazione degli stessi medici frentani, è stato trasferito in eliambulanza dal servizio di emergenza sanitaria 118 al policlinico Gemelli di Roma. Il bambino non è in pericolo di vita ma i medici per il momento preferiscono non sbilanciarsi. La prognosi è riservata. Il bambino è stato sedato per evitare le atroci sofferenze provocate dalle ustioni e ricoverato in una stanza sterile per evitare infezioni.

Sull’incidente stanno indagando i carabinieri. Da quanto è stato possibile appurare è successo tutto in pochi secondi. Tutta colpa di un movimento imprevisto e imprevedibile del piccino. Uno scatto tanto frequente fra i bambini. Il piccolo era vicino al pentolone con il liquido bollente e la sua esuberanza si è trasformata in un dramma. I genitori stavano preparando il siero necessario per la produzione di latticini dell’azienda casearia di cui sono titolari. Una operazione fatta quotidianamente. Stando alle prime frammentarie notizie, sarebbe stato il padre a soccorrere immediatamente il figlioletto e a raggiungere l’ospedale Renzetti per guadagnare tempo. Ora i genitori sono sconvolti e pare che non siano ancora stati ascoltati dai carabinieri. Sono anche mamma e papà a Roma al capezzale del piccolo. Sulle esatte modalità dell’incidente i carabinieri non si sbilanciano.

La notizia dell’incidente si è diffusa in paese nel tardo pomeriggio suscitando sgomento e preoccupazione. «Mi auguro che il bambino riceva le cure migliori e si riprenda al più presto», ha detto il sindaco di Casalbordino, Remo Bello, non appena ha saputo dell’accaduto. Le prossime 48 ore saranno fondamentali. Il pericolo maggiore al momento sono possibili infezioni. Superata la fase critica sarà possibile valutare la gravità dei danni provocati dal siero bollente sul corpo del piccolo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA