Casalincontrada promossa tra i comuni più «ricicloni»

CASALINCONTRADA. E' qui una bandierina verde che garantisce l'eccellenza nella separazione e riciclo dei rifiuti. Casalincontrada è da oggi nell'èlite dei "Comuni ricicloni d'Abruzzo", classifica stilata da Legambiente che riconosce e rende visibili le comunità che si segnalano per l'attenzione nella gestione del servizio rifiuti, dalla selezione domestica allo smaltimento. Volume di differenziata pari al 70 per cento sul totale e un alto indice di avvio al riciclo, sono questi i parametri che sono valsi all'amministrazione del sindaco Concetta Di Luzio il riconoscimento nell'ambito di "Riciclabruzzo", concorso lanciato da Legambiente. Il sindaco verrà premiato questa mattina nel corso della cerimonia ufficiale in programma all'Aeroporto d'Abruzzo. Di Luzio dedica il riconoscimento «alla popolazione casalese, perché questo significativo premio è il risultato non solo della politica portata avanti dalla nostra amministrazione comunale, ma soprattutto del comportamento responsabile e coerente dei cittadini nel conferimento dei generi differenziabili». Casalincontrada figura ora ai vertici della classifica regionale della gestione efficiente dei rifiuti, traguardo raggiunto negli anni scorsi da altri centri dell'Alto Chietino come Orsogna e Torrevecchia.

Il sindaco fa poi notare che una corretta gestione del pattume è la porta aperta verso la green economy, dove il rifiuto diventa risorsa di valore. «Il nostro 70 per cento», spiega, «è un dato significativo che non rappresenta assolutamente un punto di arrivo, ma che anzi ci invoglia a fare sempre meglio cercando di rendere sempre più efficiente il sistema. L'obiettivo primario della nostra politica di gestione è non solo quello di migliorare la raccolta porta a porta, con progetti innovativi ai quali stiamo già lavorando, ma soprattutto quello di abbassare i costi di gestione dello smaltimento dei rifiuti, a vantaggio del bilancio comunale e delle tasche dei cittadini stessi, rendendo il riciclo non solo una necessità ambientale, ma anche economica». (f.b.)

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