Caso di scabbia a scuola, scatta la profilassi 

La segnalazione arrivata dalla Asl, la preside informa i genitori e i ragazzi della classe frequentata dal contagiato

CHIETI. «A scuola c’è la scabbia». Nelle ultime ore, a Chieti, sono esplose le chat di ragazzi, mamme e papà. In realtà, almeno fino a ieri sera, la malattia aveva colpito un solo studente dell’Istituto di istruzione superiore Luigi di Savoia. La preside Grazia Angeloni, come prevede la normativa, dopo aver ricevuto la segnalazione dal Servizio igiene epidemiologia e sanità pubblica della Asl Lanciano Vasto Chieti, ha informato gli alunni e i docenti della classe interessata, oltre che il personale amministrativo, tecnico e ausiliario. La dirigente scolastica ha inviato una nota informativa dal titolo «norme comportamentali per la prevenzione della diffusione della scabbia», con l’invito ad attenersi a quanto in essa contenuto.
LA CIRCOLARE
«La scabbia», si legge sulla circolare, «è una malattia contagiosa provocata da un parassita, un acaro invisibile a occhio nudo, che penetra nella pelle scavando piccole gallerie (cunicoli). Contrariamente a quanto si crede, essa è molto diffusa e colpisce persone appartenenti a tutti gli strati sociali, di qualunque età». Quanto alle modalità di trasmissione del contagio, spiega la Asl, questo «avviene per contatto diretto, pelle contro pelle, dall’individuo infestato a uno sano. Perché ciò avvenga sono necessari contatti continuativi e molto stretti, come quelli che si possono avere in una famiglia. Il contagio avviene ad esempio facilmente dormendo nello stesso letto. Meno frequente è la trasmissione attraverso il contatto indiretto, cioè uso comune di biancheria, vestiti o asciugamani utilizzati dall’ammalato. Nelle comunità scolastiche la possibilità di trasmissione è rara. I disturbi si manifestano da due a sei settimane dopo che è avvenuto il contatto».
COSA FARE
Quando si verifica un caso di scabbia, la persona malata «viene allontanata dalla collettività scolastica/sportiva fino al giorno successivo a quello di inizio trattamento; è raccomandata un’accurata rimozione di residui di acari, da divani, materassi, poltrone e di tutte le altre superfici attraverso aspirazione meccanica; la biancheria, le coperte e gli abiti che vengono utilizzati devono essere sottoposti a lavaggio ad alta temperatura nelle comuni lavatrici domestiche; oggetti, vestiti, giochi non lavabili ad alta temperatura devono essere riposti in un sacco di plastica per almeno 7 giorni e successivamente sottoposti a lavaggio alla temperatura richiesta o a secco; è necessario, inoltre, effettuare un’accurata pulizia di tutti gli ambienti e le superfici con acqua e comuni detergenti, seguito da un abbandonate risciacquo, per determinare un’ulteriore rimozione meccanica di residui di acari».