Caso vigili, in Consiglio parlano i sindacati

Oggi la nuova seduta dopo la bagarre in quella precedente. Interventi non più lunghi di dieci minuti

VASTO. L’amministrazione convoca un nuovo consiglio comunale monotematico sulla polizia municipale, dopo il rinvio della precedente seduta, ma a parlare saranno i sindacati e non i vigili urbani a cui è stato impedito di intervenire durante la passata assemblea civica finita nella bagarre. L’appuntamento è per oggi, alle 15, nell’aula consiliare trasformata, per l’occasione, in una sorta di riunione sindacale nonostante l’argomento in discussione riguardi una serie di problematiche riassunte in un documento che, sottoscritto da 24 vigili urbani (la quasi totalità degli addetti, fatta eccezione per gli operatori con contratto a termine), è stato inviato a tutti i consiglieri comunali e dove la voce “indennità di rischio e di disagio” non è menzionata. Vengono invece sollevate questioni che agenti ed ufficiali in forza al comando di corso Italia ritengono cruciali, come il rispetto delle leggi, l’anomalia di un dirigente amministrativo e quindi estraneo al corpo di polizia municipale che a loro avviso ha più volte interferito nella gestione operativa con disposizioni di servizio e l’organico carente in proporzione al numero degli abitanti e agli standard nazionali.

Su questi punti i vigili urbani chiedono un impegno del consiglio che dovrà mettere ai voti l’ordine del giorno presentato dalle minoranze. Dopo aver ascoltato, ovviamente, i rappresentanti sindacali presenti in aula. Ognuno di loro avrà a disposizione non più di dieci minuti, stando a quanto deciso nella conferenza dei capigruppo convocata nei giorni scorsi dal presidente del consiglio Giuseppe Forte. Insomma, non sarà facile, per chi non ha il dono della sintesi, esporre le proprie argomentazioni.

La seduta del 20 ottobre, che si è svolta in un clima di tensione, è culminata con l’abbandono dell’aula da parte della delegazione di vigili guidata da Antonio Di Lena e Luigi La Verghetta. A introdurre i lavori era stato il sindaco Luciano Lapenna, il quale nel ricostruire la difficile vertenza ha fatto riferimento allo «spropositato numero di graduati presenti al comando» e difeso l’operato dell’amministrazione comunale anche sulla nomina del dirigente. In quella occasione la maggioranza di centrosinistra - nelle cui fila si sono registrate diverse assenze - si è presentata in aula senza un ordine del giorno.

Anna Bontempo

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