Cassa integrazione prorogata al Negri Sud

Santa Maria Imbaro, cambio al vertice della direzione scientifica: Garattini al posto di Tognoni

SANTA MARIA IMBARO. Ancora cassa integrazione in deroga nell’istituto di ricerca Mario Negri Sud, da poco trasformato in fondazione. La decisione è stata presa dal neo consiglio di amministrazione della fondazione e riguarda, fino a dicembre, 35 dipendenti a zero ore per i laboratori che non hanno progetti, 10 lavoratori con una incidenza della Cig del 50% per quanto riguarda i laboratori che sono più o meno attivi su qualche progetto, mentre il resto dei dipendenti verrà reintegrato al 100% delle attività. Tra le novità che riguardano direttamente la dirigenza c'è da rimarcare il cambio al vertice nella direzione scientifica che passa dal professor Gianni Tognoni, all’interim del professor Silvio Garattini, già direttore del Negri di Milano. Alla direzione amministrativa siedono invece il consigliere regionale e presidente della commissione bilancio dell’ente, Emilio Nasuti, e il presidente della provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio.

«Non cambia nulla rispetto al consorzio pre esistente», fanno notare Sergio Aliprandi (Filcams Cgil) ed Ernesto Magnifico (Fisascat Cisl), «e questa è una pecca non da poco considerato che la trasformazione in fondazione è stata inseguita, auspicata e raggiunta come fosse la soluzione a tutti quei problemi che invece a oggi rimangono all’ordine del giorno. Il risultato oggi è ancora il vecchio: si cambia tutto per non cambiare nulla».

Le organizzazioni sindacali sono critiche anche nell’applicazione della Cig: «La cassa integrazione non è uno strumento di selezione del personale e non si può tollerare la discriminazione di quei lavoratori che, se anche oggi non hanno nessuno progetto in rendicontazione, sono stati inseriti nella Cig a zero ore e non avranno mai modo di ritornare in attività come gli altri colleghi».

Preoccupa, secondo Cisl e Cgil, anche il debito dell’istituto di 3.690.000 euro che comprende voci come Tfr dei dipendenti, Irpef, pagamenti dei fornitori e stipendi. Il piano di rilancio del Negri Sud prospettato ai sindacati indicherebbe inoltre l’attivazione di alcune attività di servizio che l’istituto potrebbe svolgere per conto di enti pubblici, ma, fanno notare Cgil e Cisl «nulla è stato proposto finora nel Cda. Quali saranno le attività fondanti del centro? - domandano i sindacati, «saranno portate avanti e potenziate le attività di ricerca?». (d.d.l.)

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