Centrale a idrogeno, lavori partiti 

Via alla riconversione dell’ex Cotir, Cordisco: «Sarà ultimata nel dicembre 2025»

VASTO. Iniziati in contrada Zimarino i lavori di sistemazione della ex sede del Cotir destinata a divenire una centrale di produzione dell’idrogeno. La giunta regionale ha approvato la messa a disposizione per le tecniche irrigue a favore dell’Azienda regionale delle attività produttive (Arap). La Regione ha elaborato anche uno schema di convenzione con Arap di impegno e messa a disposizione del sito destinato a divenire una struttura di impianti di produzione di idrogeno. L’avvio del progetto ha subito ritardi nell’assegnazione e nel trasferimento delle prime risorse per partire con l’attività, ma ora finalmente è entrato nella fase operativa. «La scorsa settimana ci sono stati dei sopralluoghi», conferma Gianni Cordisco del cda Arap, «i tempi stabiliti dal bando prevedono la riconsegna della struttura completata entro il 31 dicembre 2025».
Dal primo gennaio 2026 la centrale dovrebbe essere operativa: «Sono convinto che i tempi verranno rispettati», dice fiducioso Cordisco, «l’area circostante l’ex Cotir sarà bonificata e si cercheranno soluzioni per evitare occupazioni abusive, nuovi raid e usi impropri della struttura in attesa che l’immobile diventi a tutti gli effetti un centro per la produzione di idrogeno destinato ai processi produttivi e anche alla trazione dei veicoli».
Pe riconvertire l’ex Cotir sono stati stanziati dieci milioni di euro. La dotazione finanziaria iniziale assegnata all’Abruzzo per produrre idrogeno in aree industriali dismesse era complessivamente di 25 milioni. Una volta ultimato Il centro avrà anche un’area destinata agli autobus a idrogeno della Tua. Il primo step dei lavori è la bonifica dei terreni che circondano la struttura e poi la risistemazione e adattamento degli interni.
Tutto è cominciato su proposta dell’ex vice presidente ed assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente. Fra le ragioni della scelta c’è la posizione dell’ex centro di ricerca vicino all’area industriale di Punta Penna ma anche al casello autostradale di Vasto nord e alla Val di Sangro, dove sarà convogliato parte dell’idrogeno prodotto. La centrale a idrogeno sarà un valido sostegno all’economia del Vastese e alle tante imprese che vedranno una diminuzione dei costi energetici.
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