Centro per i senzatetto, scatta l'allarme

Residenti spaventati, il Pd sporge denuncia sui lavori. Il Comune: è un risparmio

LANCIANO. Un centro diurno per senzatetto è in costruzione nel quartiere Olmo di Riccio. Il Pd chiede all'amministrazione comunale chiarezza sulla nuova struttura. Sulla questione è stata presentata, nei giorni scorsi, anche una denuncia ai carabinieri da parte dell'esponente della segreteria cittadina del partito, Vincenzo Giancristofaro.

«Nei locali adiacenti la mensa Caritas di Olmo di Riccio, di proprietà del Comune, sono in corso dei lavori edili senza che all'esterno vi siano stati collocati i cartelli indicanti gli estremi del cantiere, né tantomeno l'area interessata dai lavori sia stata delimitata come prevede la legge», denuncia Giancristofaro. Ma a preoccupare l'esponente di centrosinistra è la presenza stessa della struttura nel popoloso rione.

«Il quartiere già soffre abbastanza perchè periferico e con pochi servizi», lamenta Giancristofaro, «ciononostante non si è sottratto ad accogliere un servizio mensa riservato a coloro che versano in difficoltà concretizzando, insieme alla nostra città, un nobile spirito di umanità. Ecco perchè non può farsi carico di una nuova struttura di accoglienza, tra l'altro notturna, che finirebbe per trasformare Olmo di Riccio in una specie di ghetto del disagio».

Alle preoccupazioni del Pd si aggiungono quelle di diversi residenti e dei genitori degli alunni delle vicine scuole elementare e materna, che vedono la residenza per senzatetto un potenziale motivo di strani viavai notturni. Si teme che il quartiere, già poco sicuro per via della scarsa illuminazione e della posizione periferica, possa essere meta di malintenzionati e tossicodipendenti. Il centro infatti sorgerebbe nei pressi di un parcheggio molto isolato nel retro del piazzale che ospita la mensa della Caritas.

«Si tratta di un centro di soggiorno temporaneo per persone senza fissa dimora», spiega l'assessore alle Politiche sociali, Angelo Palmieri (Pdl), «per la realizzazione della struttura abbiamo avuto un finanziamento regionale di 10mila euro e il centro sarà gestito dal Comune, dalla Caritas e dall'associazione Agape. Si tratta di un bel risparmio per le casse comunali visto che prima, per assicurare un posto per dormire a persone in difficoltà, bisognava pagare le stanze degli alberghi cittadini. Non c'è nessun rischio per i residenti e per chi frequenta le scuole», aggiunge Palmieri, «perchè il soggiorno è temporaneo, il che significa che gli ospiti della struttura potranno stare al massimo 2 o 3 notti. In realtà questo centro riqualificherà il quartiere perchè eviterà il passaggio dei tossicodipendenti di notte e fornirà una presenza costante nella zona». (d.d.l.)

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