Centro storico il rilancio con 290 mila euro

Programma di sviluppo di Comune e Camera di commercio Di Lorenzo: le maggiori criticità nell’arredo urbano

LANCIANO. Attirare gente, sviluppare economia, promuovere turismo e cultura locale. In una parola: rivitalizzare. Parte da queste azioni e anche da una “linfa” di 290 mila euro il programma di rivitalizzazione del centro storico messo in campo dal comune e dalla Camera di commercio di Chieti. Il programma, che punta a fare della parte più antica e affascinante della città una “vetrina”, ma soprattutto un posto da vivere, pieno di servizi e attività, si sviluppa in due azioni concrete.

La prima, partita lo scorso luglio, prevede un innesto di 150 mila euro (con contributi di 50 mila euro rispettivamente da parte di Camera di commercio, comune e Banca popolare di Lanciano e Sulmona) alle nuove imprese artigianali e commerciali che nasceranno nelle zone del Borgo e di Lancianovecchia. La seconda, formalizzata ieri con il presidente della Camera di commercio, Silvio Di Lorenzo, è un programma d’intervento di ulteriori 140 mila euro (70 mila euro dalla Camera di commercio e 70 mila dal comune) da destinare alla rivitalizzazione del centro storico.

«Non si andrà a casaccio», dice il vicesindaco e assessore al commercio e al turismo, Pino Valente, «ma ci baseremo su dati concreti grazie anche allo studio portato avanti dalla Camera di commercio nei vari centri storici della provincia. La nostra sarà un’azione mirata, chirurgica, che svilupperemo di concerto con le associazioni di categoria e i portatori di interesse». Se i problemi dei borghi a livello generale sono quasi sempre quelli della carenza di parcheggi e della mancanza di servizi e di uffici, a livello più dettagliato sorgono delle peculiarità ben precise.

«A Lanciano, ad esempio», spiega Di Lorenzo, «secondo il nostro studio solo il 30% delle richieste riguarda i parcheggi, la maggior parte delle criticità riscontrate riguarda invece l'arredo urbano, mentre non ci sono evidenti problemi per quanto riguarda la presenza di locali come bar e pub». Non si andrà a tentoni. Per il primo intervento mirato nei confronti degli imprenditori del centro storico sono già stati individuati due quartieri che più degli altri rappresentano una spiccata vocazione al commercio: Borgo (con la piazza del Malvò) e Lancianovecchia.

Quanto agli interventi di miglioramento, il centro storico sarà inteso in maniera più allargata coinvolgendo anche corso Trento e Trieste, piazza Garibaldi e corso Bandiera. «L’obiettivo è arrivare a una città organizzata», conclude Giuseppe D’Autilio, presidente del consorzio “Le Vie del commercio”, «dove si mettano a sistema tutti gli aspetti: quello commerciale, turistico e dei servizi».

Daria De Laurentiis

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