Centrodestra, malumori anche nel Pdl
In cerca di altri sostegni, Di Primio strizza l'occhio al capogruppo dell'Idv
CHIETI. Il Fli sbatte la porta in Comune e annuncia che, d'ora in poi, garantirà solo un appoggio esterno alla maggioranza. Intanto il sindaco Umberto Di Primio strizza l'occhio agli scontenti del centrosinistra e, in particolare, al capogruppo dell'Idv Bassam El Zohbi ormai separato in casa con i vertici locali dell'Italia dei valori, per rimpinguare i numeri della coalizione di centrodestra che rischia di perdere i pezzi. Grandi manovre politiche a palazzo d'Achille dove lo strappo con il Fli, partito pesantemente redarguito dal sindaco e dal coordinatore provinciale Pdl Mauro Febbo, ha innescato una serie di reazioni a catena.
La maggioranza, almeno in apparenza, sembra aver ritrovato solidità con l'approvazione degli equilibri di bilancio dell'ente. Ma la verità è un'altra. Restano in sospeso diverse questioni, specie all'interno del Pdl, che non fanno dormire sonni tranquilli al sindaco. Dario Marrocco, vice presidente del consiglio comunale nonché coordinatore cittadino del Pdl, ha chiesto ufficialmente maggiore visibilità al suo partito. Non a caso ha disertato il conclave di Mamma Rosa. L'avvocato Marrocco è sponsorizzato dal senatore Filippo Piccone, coordinatore regionale del Pdl, distante anni luce, però, dai big teatini del Pdl, il senatore Fabrizio Di Stefano e l'assessore regionale all'agricoltura Mauro Febbo. Entrambi, a quanto pare, non hanno mai manifestato una grande simpatia per Marrocco. Il quale, di conseguenza, vuole capire bene se continuare l'avventura con il Pdl o passare nel Gruppo misto prima di identificarsi in un nuovo partito, magari l'Udc.
La partita resta aperta ed è chiaro che il Pdl non può permettersi di perdere a cuor leggero un consigliere del calibro di Marrocco. Anche perché il rapporto con il Fli si è ormai incrinato definitivamente a margine delle recenti dichiarazioni del sindaco. Il primo cittadino ha ricordato come il coordinatore regionale del Fli, l'onorevole Daniele Toto, avesse posto un veto alla sua candidatura in Comune.
«Il sindaco», afferma stizzito Alessandro Carbone, capogruppo comunale del Fli, «poteva dircelo subito che aveva qualcosa di personale con noi. E' chiaro che non possiamo fare altro che adottare la linea dura con un appoggio esterno all'attuale maggioranza riservandoci di decidere di volta in volta che fare». Il vice sindaco Bruno Di Paolo, leader di Giustizia sociale, dice no ai ricatti e auspica una riconciliazione con il Fli. Bacchettato da Liberato Aceto, di Uniti per Chieti, altro deluso dal Pdl. «Il Fli aveva contestato la richiesta mia e di Marrocco di convocare un tavolo politico e adesso polemizza per un mancato incarico. La maggioranza deve essere coesa sempre».
Un aiuto al centrodestra potrebbe arrivare addirittura da sinistra. Bassam El Zohbi e l'Idv potrebbero separarsi dopo il duro attacco del medico libanese al Pd. Una reprimenda che non è piaciuta ai vertici dell'Idv.
La maggioranza, almeno in apparenza, sembra aver ritrovato solidità con l'approvazione degli equilibri di bilancio dell'ente. Ma la verità è un'altra. Restano in sospeso diverse questioni, specie all'interno del Pdl, che non fanno dormire sonni tranquilli al sindaco. Dario Marrocco, vice presidente del consiglio comunale nonché coordinatore cittadino del Pdl, ha chiesto ufficialmente maggiore visibilità al suo partito. Non a caso ha disertato il conclave di Mamma Rosa. L'avvocato Marrocco è sponsorizzato dal senatore Filippo Piccone, coordinatore regionale del Pdl, distante anni luce, però, dai big teatini del Pdl, il senatore Fabrizio Di Stefano e l'assessore regionale all'agricoltura Mauro Febbo. Entrambi, a quanto pare, non hanno mai manifestato una grande simpatia per Marrocco. Il quale, di conseguenza, vuole capire bene se continuare l'avventura con il Pdl o passare nel Gruppo misto prima di identificarsi in un nuovo partito, magari l'Udc.
La partita resta aperta ed è chiaro che il Pdl non può permettersi di perdere a cuor leggero un consigliere del calibro di Marrocco. Anche perché il rapporto con il Fli si è ormai incrinato definitivamente a margine delle recenti dichiarazioni del sindaco. Il primo cittadino ha ricordato come il coordinatore regionale del Fli, l'onorevole Daniele Toto, avesse posto un veto alla sua candidatura in Comune.
«Il sindaco», afferma stizzito Alessandro Carbone, capogruppo comunale del Fli, «poteva dircelo subito che aveva qualcosa di personale con noi. E' chiaro che non possiamo fare altro che adottare la linea dura con un appoggio esterno all'attuale maggioranza riservandoci di decidere di volta in volta che fare». Il vice sindaco Bruno Di Paolo, leader di Giustizia sociale, dice no ai ricatti e auspica una riconciliazione con il Fli. Bacchettato da Liberato Aceto, di Uniti per Chieti, altro deluso dal Pdl. «Il Fli aveva contestato la richiesta mia e di Marrocco di convocare un tavolo politico e adesso polemizza per un mancato incarico. La maggioranza deve essere coesa sempre».
Un aiuto al centrodestra potrebbe arrivare addirittura da sinistra. Bassam El Zohbi e l'Idv potrebbero separarsi dopo il duro attacco del medico libanese al Pd. Una reprimenda che non è piaciuta ai vertici dell'Idv.
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