Chieti è la città con meno stranieri
In Abruzzo 83mila persone tra extracomunitari e europei, anche per loro aumenta la disoccupazione
CHIETI. Un esercito di oltre 83 mila persone che colora di internazionalità la vita abruzzese di ogni giorno. Sono gli immigrati che vivono nella nostra regione con un permesso di soggiorno valido. Le organizzazioni del settore pensano che il numero potrebbe addirittura raddoppiare, se si contassero anche gli irregolari. La comunità di extracomunitari più numerosa è quella albanese, con 13 mila 754, seguita da quella marocchina e dalla cinese. Sono per lo più al di sotto dei 44 anni e single. Cresce tra loro il numero dei disoccupati, sono in 310 mila, anche se nel 2011 in 36 mila 860 hanno avuto un posto di lavoro e nello stesso anno dall’Abruzzo sono riusciti a inviare nei propri Paesi circa 79 milioni di euro. Chieti con le 9 mila e 25 presenze straniere registrate è la provincia meno popolata da chi viene da oltre confine.
Sono alcuni dei numeri del Dossier statistico Immigrazione 2012, giunto alla ventiduesima edizione, che la Caritas Migrantes di Chieti-Vasto presenta martedì alle 18 nella sala del consiglio provinciale. Il volume, realizzato in collaborazione con Istat, Comuni e Viminale, organizzazioni internazionali e mondo sociale, elabora statistiche riferite al 2011 e offre l’occasione per approfondire il fenomeno migratorio verso l’Italia e l’Europa. A presentare il rapporto ci sarà l’arcivescovo Bruno Forte, ma anche don Enrico D’Antonio, direttore della Caritas di Chieti-Vasto e di Migrantes regionale, così come Franco Pittau, coordinatore del dossier, e Giuseppe Bea, responsabile dell'ufficio politiche per l'integrazione della Cna nazionale.
Tra gli ospiti della giornata c’è il poeta e scrittore eritreo Hamid Barole Abdu. Interverrà anche il sindaco Umberto Di Primio e a moderare l’incontro è Filippo Di Giovanni della Caritas teatina. In Abruzzo vivono 83 mila 631 immigrati regolari , 3 mila in meno rispetto al 2010, di cui 52mila 78 extra e 31 mila 553 comunitari. Dopo gli albanesi le comunità più affollate solo quella marocchina, con 6532, e dei cinesi, 5493. Seguono macedoni, ucraini, kosovari, senegalesi e tunisini. La prima comunità americana in Abruzzo è la brasiliana, con 715 esponenti. Hanno un posto di lavoro in 78mila 27 e 4633 sono imprenditori, soprattutto cinesi, 881, rumeni, 825, albanesi e marocchini. Lavorano per lo più nei servizi, il 47,5 per cento, e solo il 9,6 in agricoltura. Chi decide di venire in Abruzzo ha per lo più meno di 44 anni e si stabilisce preferibilmente nel Teramano, dove sono sono 17 mila 932. Sono per lo più single, il 52,4 per cento, mentre sposati il 45,4. Meno del 40 per cento tra gli extracomunitari, infine, studia.
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