Chieti: assaltano il negozio per rubare i cellulari / VIDEO

In tre fanno irruzione alla Vodafone dello Scalo: furto in 11 secondi a volto scoperto. La polizia dà la caccia ai banditi

CHIETI. Undici secondi. Tanto hanno impiegato tre ladri per rubare, in pieno giorno e a volto scoperto, costosi cellulari nel negozio Vodafone di Chieti Scalo. Il titolare ha reagito immediatamente, mettendo in fuga i banditi ed evitando danni ancora più gravi. Ora la polizia dà la caccia ai malviventi, che potrebbero avere i giorni contati: le telecamere interne hanno ripreso tutto. E un testimone è riuscito a segnare una parte della targa dell’auto utilizzata dalla banda per scappare.

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L'assalto al negozio dei telefonini
Le immagini del furto compiuto a Chieti scalo


Sono le 19,14 di venerdì quando scatta il raid nell’attività di viale Benedetto Croce, a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria. Ad agire sono tre giovani, probabilmente dell’Est Europa, dopo essersi assicurati che non ci sono clienti all’interno. Tutti hanno in testa un berretto da sole con la visiera e sono vestiti sportivi: uno indossa un paio di pantaloncini corti, l’altro uno smanicato, il terzo una tuta. I ladri, di cui uno armato di tronchesina, vanno a colpo sicuro e assaltano il tavolo di colore rosso dove sono esposti i modelli più recenti di smartphone. Fanno appena in tempo a “strappare” un iPhone XSmax da 1.300 euro e un Samsung Galaxy S10 plus da 800 euro, ma anche altri cellulari si rompono. Il proprietario Aldo Bianchi comincia a urlare, esce dal bancone e corre verso i delinquenti. A quel punto, però, il terzetto se la dà a gambe levate prima che il commerciante possa fermarli. I malviventi fuggono a piedi in direzione Pescara: un testimone li vede salire su una macchina di colore blu parcheggiata a poca distanza e guidata, probabilmente, da un quarto complice. Nel negozio si precipitano i poliziotti della squadra volante, diretti dal vice questore aggiunto Antonello Fratamico. Sul posto arriva anche la Scientifica, a caccia di impronte. Solo uno dei ladri, infatti, indossava i guanti. Le successive ricerche in zona danno esito negativo. Ma gli investigatori, sulla rampa che conduce all’asse attrezzato, trovano un cavo dell’antitaccheggio: era rimasto attaccato a uno degli smartphone rubati e i malviventi l’hanno gettato dal finestrino prima di imboccare la strada a scorrimento veloce che porta a Pescara. «Siamo preoccupati», dice Aldo, affiancato dalla figlia Marica, «l’episodio è avvenuto in pieno giorno, nella strada più trafficata dello Scalo. I delinquenti non hanno detto una sola parola. Già lo scorso 27 febbraio avevamo subito un furto. Di notte, i ladri erano riusciti a portare via i soldi della cassa e alcune scatole: pensavano che contenessero i cellulari, ma in realtà erano vuote».
Gli smartphone rubati venerdì sera sono stati subito bloccati. Adesso è probabile che i malviventi provino a rivenderli online sperando di ingannare qualche utente distratto. Ecco perché la polizia consiglia di fare massima attenzione quando si acquistano telefonini di seconda mano, soprattutto su internet. Il reato ipotizzato dagli investigatori è furto – e non rapina – perché i malviventi non hanno minacciato né picchiato il negoziante.