Chieti, associazione denuncia: "Ai gay vietato donare sangue"
CHIETI. I gay non possono donare sangue all'ospedale di Lanciano. A denunciarlo è l'associazione Jonathan che ha tra i suoi obiettivi statutari la tutela, tra gli altri, dei diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali.
L'associazione "si duole per la decisione dell'Asl di sottoporre, a coloro che si avvicinano alla donazione del sangue presso il Servizio aziendale di immunoematologia e medicina trasfusionale dell'ospedale "Floraspe Renzetti" di Lanciano, un documento retrivo, discriminatorio e sideralmente distante dalle più elementari conoscenze medico scientifiche in tema di trasmissione delle malattie a contagio sessuale, recante i 'criteri di esclusione alla donazione'".
Tra i primissimi punti di un elenco di 11 condizioni che precludono all'aspirante donatore di offrire al prossimo il proprio sangue si legge, al numero 2, la dicitura: "Rapporti omosessuali" e al numero 3: "Rapporti sessuali con persone sconosciute". "Distinguere tra persone conosciute e sconosciute in questo campo è fuori luogo e fuori dal tempo", dice l'associazione, "più opportuno, invece, sarebbe un esplicito riferimento ai rapporti protetti e non protetti. Altro punto assai dolente è quello di cui al numero 2 dei 'criteri di esclusione alla donazione'. Anche qui nessun riferimento ai rapporti sessuali protetti e non, responsabili o irresponsabili, quasi a voler intendere che il sangue di una persona gay sia infetto o rischioso a prescindere e così proscritto da ogni logica solidaristica e filantropica".
L'associazione Jonathan, tramite suo legale, ha mandato una diffida alla Asl di Chieti "a provvedere immediatamente affinché cessi la diffusione del documento recante 'criteri di esclusione alla donazione'". Diversamente, si rivolgerà all'autorità giurisdizionale".
L'associazione "si duole per la decisione dell'Asl di sottoporre, a coloro che si avvicinano alla donazione del sangue presso il Servizio aziendale di immunoematologia e medicina trasfusionale dell'ospedale "Floraspe Renzetti" di Lanciano, un documento retrivo, discriminatorio e sideralmente distante dalle più elementari conoscenze medico scientifiche in tema di trasmissione delle malattie a contagio sessuale, recante i 'criteri di esclusione alla donazione'".
Tra i primissimi punti di un elenco di 11 condizioni che precludono all'aspirante donatore di offrire al prossimo il proprio sangue si legge, al numero 2, la dicitura: "Rapporti omosessuali" e al numero 3: "Rapporti sessuali con persone sconosciute". "Distinguere tra persone conosciute e sconosciute in questo campo è fuori luogo e fuori dal tempo", dice l'associazione, "più opportuno, invece, sarebbe un esplicito riferimento ai rapporti protetti e non protetti. Altro punto assai dolente è quello di cui al numero 2 dei 'criteri di esclusione alla donazione'. Anche qui nessun riferimento ai rapporti sessuali protetti e non, responsabili o irresponsabili, quasi a voler intendere che il sangue di una persona gay sia infetto o rischioso a prescindere e così proscritto da ogni logica solidaristica e filantropica".
L'associazione Jonathan, tramite suo legale, ha mandato una diffida alla Asl di Chieti "a provvedere immediatamente affinché cessi la diffusione del documento recante 'criteri di esclusione alla donazione'". Diversamente, si rivolgerà all'autorità giurisdizionale".
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