Chieti: «Ho vinto un milione, mia moglie non lo sa» 

È un impiegato prossimo alla pensione il vincitore del Superenalotto di Natale: ora mi compro la casa

CHIETI. «È arrivata la fortuna che aspettavo». Il teatino che ha vinto un milione di euro al Superenalotto con il gioco Venti Nababbi a Natale si è presentato agli uffici Sisal di Milano per l’incasso. È un impiegato prossimo alla pensione, sposato, con figli e conduce una vita normale: è questo l’identikit del giocatore. Freddo e calcolatore, capace di custodire un segreto da un milione. Agli addetti della Sisal ha rivelato: «Per adesso, non ho ancora condiviso la gioia della vincita con nessuno». Neppure con i suoi familiari: l’impiegato conta di investire il capitale in una casa ma ne parlerà con la moglie e i figli solo quando riceverà il bonifico della vincita, cioè entro 30 giorni dalla consegna della ricevuta. «Andrò in pensione sereno fra tre anni e con la vincita comprerò una casa», queste le prime idee del giocatore. Nel frattempo, ha assicurato: «Continuerò a condurre la mia vita normale, come sempre».
L’impiegato ha centrato il premio spendendo appena 1,50 euro nella tabaccheria di Massimo Disconzi (nella foto in alto) e del padre Paolino in corso Marrucino: «Se la fortuna deve arrivare, arriva», ha detto negli uffici Sisal, «certo, occorre provare a giocare, e fare il primo passo per andare incontro alla fortuna. E così, semplicemente ho giocato. Buoni o meno, gli imprevisti capitano ogni giorno e occorre saperli gestire. Per lavoro ho girato l’Italia e ho imparato che spesso occorre sapersi adattare alle situazioni e che quasi mai accade il contrario. Questa della vincita è un’emozione positiva che non ho mai provato ma di cui so già come godere dei benefici».
Alla Sisal, l’impiegato ha raccontato del momento in cui ha scoperto di essere uno dei vincitori: dopo aver letto sui giornali che uno dei 20 premi era stato realizzato proprio a Chieti, ha controllato «con calma» sul suo iPad quella sequenza di numeri alfanumerici e ha scoperto che era proprio la sua. «Complimenti hai vinto»: una frase da impazzire e, invece, lui non ha tradito emozioni: nessuna capriola, neanche un gesto di esultanza, solo un grido di gioia soffocato in gola.

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