Chieti, il classico Vico decolla e diventa Liceo europeo
Dalla scuola di D’Annunzio e Paratore si può accedere alle università comunitarie. La dirigente scolastica Politi: è il secondo in Abruzzo e il quarto nel centro-sud
CHIETI. Proiettato nel futuro, ma con radici solide che attingono linfa dal mondo Classico. Il G.B. Vico conquista il titolo di liceo Classico europeo. Il secondo in Abruzzo dopo Teramo e il quarto nel centro sud d’Italia.
La delibera della Regione è arrivata nelle mani della dirigente scolastica, Giuseppina Politi, lunedì sera. Una grande soddisfazione per lei che ha impegnato le sue energie per mesi con l’obiettivo di ottenere il prestigioso riconoscimento. Il Vico ha tracciato la strada della fama e del successo ad ex allievi illustri come il poeta Gabriele d’Annunzio e il latinista Ettore Paratore. Sui banchi del prestigioso istituto teatino hanno studiato anche Pierluigi Zappacosta, creatore della Logitech, azienda leader nei sistemi periferici per computer e inventore del mouse, Pierluigi Ciocca ex governatore della Banca d’Italia e il direttore generale della Ricordi Pierluigi Ledda. Ora il Vico va oltre e conquista il titolo di «scuola innovativa» che prevede, oltre alla solida base classica con lo studio di latino e greco, anche l’apprendimento di due lingue comunitarie, del Diritto, dell'Economia e della Storia dell'arte, senza trascurare gli insegnamenti scientifici con percorsi pari a quelli del liceo Scientifico. E, alla fine del quinquennio, il certificato Esabac consentirà ai diplomati di accedere senza ulteriori prove d’ingresso a una qualsiasi Università europea.
«Il corso di studi» spiega la dirigente scolastica «apre al mondo contemporaneo e vuole promuovere nei giovani una conoscenza completa e profonda del patrimonio culturale europeo. Tutte le materie verranno insegnate ed apprese attraverso il metodo laboratoriale rendendo così l'allievo protagonista della formazione in grado di preparare i giovani alle sfide del futuro guardando da un lato alle radici classiche, dall'altro alle continue modifiche e innovazioni del mondo contemporaneo». Una scuola con una marcia in più e con tante novità didattiche. «Lo studio della seconda lingua comunitaria» spiega la Politi «verrà scelta dai genitori degli studenti, mentre una materia scientifica, probabilmente la Storia dell’arte, verrà insegnata esclusivamente in lingua inglese». L’appuntamento con la scuola del futuro e col suo prestigioso Convitto è per settembre quando la campanella annuncerà l’inizio del nuovo anno scolastico.