Chieti, il Pdl a congresso punta su Cieri leader
Al Foro Boario due liste concorrenti, ma i giochi per il coordinatore politico sono già fatti
CHIETI. Una nuova leadership per rilanciare nella politica teatina un partito che la campagna tesseramenti provinciale ha indicato come la cenerentola d'Abruzzo con appena 8mila iscrizioni (pari al 16% delle tessere sottoscritte in Abruzzo) su 380mila elettori. Uscirà oggi dal congresso provinciale del Pdl il nuovo coordinatore che guiderà il partito nelle sfide che l'attendono.
Battaglie su fronti molto caldi come sanità, trasporti e impatto della crisi su economia e occupazione. All'appuntamento del Foro Boario, Camera di commercio a Chieti Scalo, si presentano due liste concorrenti ma è scontato che la convention pidiellina designerà alla fine Lucio Cieri nella successione all'assessore regionale Mauro Febbo, coordinatore uscente che ha messo insieme con il senatore Fabrizio Di Stefano la lista già uscita largamente maggioritaria dalla fase precongressuale. Area ex An e vice sindaco di Ortona, Cieri è a capo di «In Abruzzo da protagonisti», lista sottoscritta dai principali esponenti teatini nelle istituzioni, assemblee elettive e società a controllo pubblico abruzzesi.
Di provenienza forzista è invece Pasquale Di Nardo, presidente della società di trasporti Sangritana e vice coordinatore uscente a capo di «Democrazia liberale», cartello che non ha raggiunto la soglia dei 15 sostenitori candidati alla lista bloccata che costituiranno la metà del coordinamento provinciale, mentre la quota restante verrà dalle urne congressuali.
Quota fondamentale per gli equilibri interni, non a caso al centro di incontri finalizzati a perfezionare il giorno del congresso come momento di sintesi e evitare malumori e spaccature, soprattutto dopo le deludenti performance elettorali che hanno sortito alle ultime amministrative la perdita di roccaforti come Lanciano e Francavilla. Mentre è in piena crisi la coalizione chietina guidata dal sindaco Di Primio, spaccata sull'affare dei debiti comunali dopo il rapporto della Ragioneria dello Stato e alle prese con il crollo di qualità del policlinico universitario. A poche ore dall'affermazione della lista Cieri c'è il commento di Febbo.
«Sgombriamo innanzitutto il campo da certe valutazioni che indicano una preminenza della componente ex An nel partito», spiega l'assessore regionale all'Agricoltura. «Potrei dire che l'argomento non sussiste perché An non c'è più, come non esiste più Forza Italia. Invece mi piace sottolineare che il partito ha superato, anche in una visione culturale della politica, il vecchio equilibrio 70-30 per cento, e difatti l'unitarietà ribadita dal congresso rende obsoleto questo punto di vista. E' importante anche annotare», prosegue Febbo, «che arriviamo col congresso all'ultimo giorno di un lavoro già svolto con profitto, tanto che l'unica incognita è il risultato della votazione sul coordinamento che però avviene in un clima costruttivo di accordo».
Della giornata di democrazia celebrata dal Pdl teatino fa parte anche la nomina di quattro coordinatori di altrettanti dipartimenti. Su quello della Sanità, settore cruciale per la distanza che ormai separa il governatore Gianni Chiodi dai maggiorenti chietini, c'è già la designazione ufficiale. A guidarlo, sarà il sindaco di Guardiagrele Sandro Salvi, dal 2010 impegnato anche sul fronte dei tribunali amministrativi contro la chiusura dell'ospedale Santissima Immacolata e per il riequilibrio della sanità provinciale. (f.b.)
Battaglie su fronti molto caldi come sanità, trasporti e impatto della crisi su economia e occupazione. All'appuntamento del Foro Boario, Camera di commercio a Chieti Scalo, si presentano due liste concorrenti ma è scontato che la convention pidiellina designerà alla fine Lucio Cieri nella successione all'assessore regionale Mauro Febbo, coordinatore uscente che ha messo insieme con il senatore Fabrizio Di Stefano la lista già uscita largamente maggioritaria dalla fase precongressuale. Area ex An e vice sindaco di Ortona, Cieri è a capo di «In Abruzzo da protagonisti», lista sottoscritta dai principali esponenti teatini nelle istituzioni, assemblee elettive e società a controllo pubblico abruzzesi.
Di provenienza forzista è invece Pasquale Di Nardo, presidente della società di trasporti Sangritana e vice coordinatore uscente a capo di «Democrazia liberale», cartello che non ha raggiunto la soglia dei 15 sostenitori candidati alla lista bloccata che costituiranno la metà del coordinamento provinciale, mentre la quota restante verrà dalle urne congressuali.
Quota fondamentale per gli equilibri interni, non a caso al centro di incontri finalizzati a perfezionare il giorno del congresso come momento di sintesi e evitare malumori e spaccature, soprattutto dopo le deludenti performance elettorali che hanno sortito alle ultime amministrative la perdita di roccaforti come Lanciano e Francavilla. Mentre è in piena crisi la coalizione chietina guidata dal sindaco Di Primio, spaccata sull'affare dei debiti comunali dopo il rapporto della Ragioneria dello Stato e alle prese con il crollo di qualità del policlinico universitario. A poche ore dall'affermazione della lista Cieri c'è il commento di Febbo.
«Sgombriamo innanzitutto il campo da certe valutazioni che indicano una preminenza della componente ex An nel partito», spiega l'assessore regionale all'Agricoltura. «Potrei dire che l'argomento non sussiste perché An non c'è più, come non esiste più Forza Italia. Invece mi piace sottolineare che il partito ha superato, anche in una visione culturale della politica, il vecchio equilibrio 70-30 per cento, e difatti l'unitarietà ribadita dal congresso rende obsoleto questo punto di vista. E' importante anche annotare», prosegue Febbo, «che arriviamo col congresso all'ultimo giorno di un lavoro già svolto con profitto, tanto che l'unica incognita è il risultato della votazione sul coordinamento che però avviene in un clima costruttivo di accordo».
Della giornata di democrazia celebrata dal Pdl teatino fa parte anche la nomina di quattro coordinatori di altrettanti dipartimenti. Su quello della Sanità, settore cruciale per la distanza che ormai separa il governatore Gianni Chiodi dai maggiorenti chietini, c'è già la designazione ufficiale. A guidarlo, sarà il sindaco di Guardiagrele Sandro Salvi, dal 2010 impegnato anche sul fronte dei tribunali amministrativi contro la chiusura dell'ospedale Santissima Immacolata e per il riequilibrio della sanità provinciale. (f.b.)
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