Chieti, in azione le guardie anti discariche abusive

Di pattuglia in ogni angolo della città anche per controllare che venga attuata la raccolta differenziata

CHIETI. Otto guardie ambientali, sei formate dalla ditta Cns Mantini che cura lo smaltimento dei rifiuti in città e due dal Comune, pattuglieranno in lungo e largo il capoluogo teatino per prevenire il triste fenomeno delle discariche abusive.

Che, purtroppo, continuano a formarsi specie in periferia. Il sindaco Umberto Di Primio ha firmato un’apposita ordinanza sindacale che, di fatto, istituisce la figura delle guardie ambientali che avranno il compito di «prevenire e accertare le violazioni in materia ambientale e il rispetto delle norme capitolari del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani«.

Insomma vere e proprie sentinelle ecologiche che potranno, in virtù del regolamento comunale di igiene urbana, elevare multe pecuniarie, variabili da un minimo di 50 euro ad un massimo di 500 euro, ai cittadini che mostreranno scarso senso civico buttando la spazzatura di fianco ai bidoni della differenziata o, ancor peggio, nelle scarpate o sui marciapiedi della città.

«Negli ultimi mesi nonostante il costante impegno dell’amministrazione volto a scoraggiare i soliti atteggiamenti incivili ci troviamo ancora ad assistere- afferma Alessandro Bevilacqua, assessore ai rifiuti- alla formazione di cumuli di rifiuti in zone del colle e dello scalo isolate oltre che all’abbandono lungo le strade di cassonetti stracolmi e di immondizia depositata a terra». Un pessimo biglietto da visita per una città che ha da poco sforato la ragguardevole soglia del 62% di raccolta differenziata, pratica estesa sull’intero perimetro urbano dopo la distribuzione dei kit anche in contrada San Salvatore, l’ultimo quartiere ad essere raggiunto dalla raccolta porta a porta. Le guardie ambientali, tra le altre cose, avranno anche il compito di far sì che i cittadini rispettino le modalità dello smaltimento domestico differenziato della spazzatura.

«Alcuni utenti, in mancanza di controlli, invece di conservare l’immondizia all’interno dei portoni e di metterla fuori il giorno della raccolta come da calendario- riprende Bevilacqua- preferiscono occupare abusivamente il suolo pubblico. Una pratica sbagliata che d’ora in poi non verrà più tollerata in alcun modo».

Tempi duri, dunque, per chi non rispetterà l’ambiente.©RIPRODUZIONE RISERVATA