Chieti, la carica dei 1.800 per i test di Medicina

Logica e biologia gli scogli più grandi. C’è chi tenta per la seconda volta. I risultati si sapranno il 30 settembre

CHIETI. Il fascino del camice bianco non tramonta: in 1.800 ieri sono arrivati alla D’Annunzio da tutto il centro-sud per sottoporsi a 60 quesiti in 100 minuti e conquistarsi un posto in Medicina e chirurgia o Odontoiatria e protesi dentaria. Logica, chimica e biologia gli scogli più duri da affrontare, ma entro le 13 tutti i partecipanti al test d’ammissione sono usciti dalle aule sorvegliate da docenti e carabinieri in borghese, con tanto di schermatura per i telefoni cellulari, per evitare suggerimenti o sbirciatine. Fuori i volti tesi di parenti e genitori, qualcuno tanto apprensivo da voler entrare nelle palazzine del campus in cui gli aspiranti medici e dentisti erano stati divisi per fare il test. Nonostante le intemperanze di mamme e papà, tutto si è svolto regolarmente. «Il test non era facile, ma pensavo peggio. La parte di logica era la più difficile, le domande erano particolari, richiedevano molto tempo», commenta Antonia Amicone, una delle prime ad uscire dalla palazzina di Medicina. Viene da Agnone dove si è diplomata a luglio al liceo scientifico con le idee chiare: «Fare il medico è un sogno da quando ero piccola, voglio diventare neuropsichiatra infantile e per il test ho passato l’estate a studiare».

Potrà riposarsi almeno fino al 30 settembre, quando potrà accedere con le password personali consegnate ieri ad ogni candidato sul sito del ministero dell’Istruzione e verificare le risposte esatte del suo test. Il 30 settembre sarà la volta delle graduatorie nazionali, una novità assoluta: ogni studente al momento della preiscrizione ha dovuto indicare le sedi prescelte e sarà dirottato in una di queste in base al punteggio raggiunto.

Resta in attesa anche Paolo, fresco di diploma all’industriale Luigi di Savoia: «Speravo fosse più semplice, ma ho studiato sui libri Alphatest e ho seguito i precorsi organizzati da Lista aperta. Sono stati utili perché gli studenti che facevano lezione davano molte dritte sui quiz». Arrivano da Sulmona (L’Aquila) Matteo Di Cenzo e Marianna, neodiplomati al liceo scientifico. Per lui lo scoglio più grande è stata la parte di logica, lei ha avuto qualche difficoltà con la chimica. C’è anche chi prova il test per la seconda volta. Roberto è arrivato da Bari per un posto a Odontoiatria e ammette: «Era più facile rispetto all’anno scorso, o forse io oggi sono più preparato. Biologia e chimica mi sono sembrate fattibili». Stessa condizione di Cristina D’Emilio: «Studio da maggio, forse per questo le materie mi sono sembrate più facili». Secondo tentativo anche per Lucia: «M’aspettavo che biologia e chimica fossero più facili, ma confrontandomi con gli amici ho visto che siamo tutti sulla stessa barca».

Soddisfatti dell’andamento del test il rettore Carmine D’Ilio, il presidente della scuola di Medicina e scienze della salute Sebastiano Miscia e la responsabile amministrativa del procedimento Raffaella Muraro. «Tutto regolare», dicono, «non ci sono state contestazioni». Qualche mistero sul bonus del voto di maturità: molti genitori hanno chiesto informazioni in segreteria e mentre i ragazzi erano chini sul test, il governo ha annunciato di averlo cancellato, ma agli atenei non ancora nessuna ufficialità. Intanto il rettore si dice «contento che per 2mila persone Chieti sia stata la prima scelta, segno del nostro buon lavoro».

Francesca Rapposelli