Chieti, la festa tra i banchi dell'università/Fotodel black bloc arrestato per gli scontri di Roma

Lo studente, arrestato per gli scontri di Roma e liberato dopo 26 giorni, torna in città e va subito a riabbracciare i colleghi che lo festeggiano nell'aula della facoltà di Lettere della D'Annunzio

CHIETI. «Ciao Riccardo sono Chucky, sto tornando a Chieti per salutarvi». E' la breve telefonata che Leonardo Vecchiolla, lo studente della facoltà di Psicologia della D'Annunzio arrestato per gli scontri di Roma del 15 ottobre e liberato mercoledì pomeriggio dopo il pronunciamento del Riesame, ha fatto ieri mattina all'amico consigliere del Prc Riccardo Di Gregorio. Nel pomeriggio, poi, il ritorno a Chieti dove il primi bacio è stato per la ragazza che commossa lo aspettava alla stazione.

Il ragazzo, originario di Ariano Irpino, è tornato in treno da Roma dato che sabato era stato trasferito dalla casa circondariale di Madonna del Freddo nel carcere di Rebibbia per problemi di competenza territoriale del giudizio. La scarcerazione decisa dal tribunale del riesame della Capitale ha schiuso le porte del carcere al giovane, soprannominato dagli amici "Chucky," che è rimasto in cella per 26 giorni.

Sulla testa di Vecchiolla, arrestato a causa di una conversazione telefonica carpita dai carabinieri di Ariano Irpino, pendevano capi di accusa pesanti come devastazione, resistenza e tentato omicidio. Il ragazzo campano, residente all'interno dello studentato Villaggio Mediterraneo di Chieti, secondo gli investigatori ha partecipato all'assalto del blindato dei carabinieri in prossimità di piazza San Giovanni. Ma a suo carico, come ha sempre ribadito l'avvocato di Vecchiolla Sergio Acone, non c'erano né foto tantomeno video in grado di comprovare le accuse che gli erano state mosse dagli inquirenti.

I giudici di Roma hanno deciso per la scarcerazione anche se bisognerà aspettare ancora qualche giorno per conoscere le motivazioni. «Il Riesame aveva tantissimi profili da analizzare», spiega l'avvocato Acone, «e ritengo che non si saprà qualcosa di più prima di lunedì. Ciò che importa è che Leonardo al momento di nuovo libero».

Lo studente non ha perso tempo per riabbracciare i suoi cari e gli amici di Chieti che gli sono stati sempre vicino dando vita a innumerevoli iniziative per chiedere a gran voce la sua libertà. Chucky ieri mattina ha preso il treno da Roma ed è sbarcato nel capoluogo teatino nel pomeriggio. Il tempo di riordinare le idee e Vecchiolla ha fatto capolino nell'aula della facoltà di Lettere della D'Annunzio autogestita dalle associazioni studentesche. Ad aspettarlo universitari, esponenti della sinistra cittadina e i membri di Assemblea permanente, il movimento che si è costituito subito dopo l'arresto di Chucky. Tutti gli hanno preparato una allegra festa.

Vecchiolla ha preferito non rilasciare dichiarazioni ma gli abbracci e gli ampi sorrisi elargiti ai presenti la dicono lunga sul suo stato d'animo. Visibilmente provato, ma per niente abbattuto nello spirito, si è intrattenuto per diverso tempo con i suoi amici tra gli sguardi incuriositi degli universitari che ieri pomeriggio affollavano il campus di via dei Vestini. «Ero certo dell'innocenza di Leonardo fin da quando è iniziata questa brutta storia. Rimane grave il fatto», afferma Di Gregorio, «che un ragazzo innocente sia rimasto quasi un mese in carcere. L'augurio è che la sentenza del Riesame di Roma avvii un procedimento di chiarezza sulla vicenda».

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