Chieti, Luciano Bellia condannato a 11 anni per il crac Sidermetalli
Il Tribunale di Chieti ha riconosciuto il reato di bancarotta, caduta l'ipotesi del riciclaggio
CHIETI. L’imprenditore teatino Luciano Bellia è stato condannato a 11 anni per il crac della Sidermetalli. Insieme a lui sono stati condannati anche la sua stretta collaboratrice, Irina Sedova, 45 anni, di origine russa (6 anni) mentre per Gianmarco Pipia, 44, di Lanciano, amministratore di una società legata alla Sidermetalli di Bellia, il tribunale di Chieti (presidente Geremia Spiniello) ha inflitto una pena di 2 anni. Le condanne sono arrivate per il solo reato di bancarotta, non per l'ipotesi accusatoria di riciclaggio. Quanto alla bancarotta, l'entità del crac si aggira intorno a tre milioni di euro. Mercoledì scorso, lo stesso Bellia era stato condannato a 6 mesi per truffa, sempre dal tribunale di Chieti. In quel caso, la reato era legato alla vicenda dell’acquisto di una gioielleria a Sulmona.