Chieti, presepe vivente: una donna nigeriana sarà la Madonna
Oggi alle 16 la rappresentazione alla Civitella: la figlia di 7 mesi sarà Gesù Bambino, circa 300 gli attori. Di Gregorio (Teate Nostra): un vero messaggio di solidarietà
CHIETI. Sarà una donna nigeriana salvata dal racket della prostituzione a impersonare la Madonna nel presepe vivente in programma oggi dalle 16 alla Civitella. E la sua bambina di 7 mesi sarà Gesù Bambino. A vestire i panni di San Giuseppe sarà Emanuele Ferraro, alle spalle una battaglia vinta contro la tossicodipendenza e adesso un impegno da volontario nell’associazione Papa Giovanni XXIII che assiste i poveri.
Trecento figuranti. La 23ª edizione del presepe vivente organizzato nel centro storico di Chieti dall’associazione Teate Nostra con 300 figuranti e 22 scene bibliche partirà da Palazzo Lepri che, per l’occasione, potrà essere visitato. Alle 18, nella chiesa di Santa Maria, si esibirà il Coro Selecchy diretto dalla maestra Maria Rita D’Orazio e accompagnato al pianoforte dal maestro Mimmo Speranza. Durante il percorso ci saranno anche gli zampognari teatini del gruppo Zampogne d’Abruzzo diretto dal maestro Enzo D’Ippolito.
Solidarietà. Un presepe che vuole lanciare il messaggio della solidarietà: «Il nostro presepe non è uno spettacolo ma una rappresentazione religiosa che vuole far riflettere», dice Vanni Di Gregorio, presidente di Teate Nostra. E proprio per questo la grotta della nascita di Gesù sarà allestita nei pressi della scalinata del convento delle Orsoline, vicino alla casa di accoglienza Capanna di Betlemme, gestita dai volontari dell’associazione Papa Giovanni XXIII. «Maria sarà impersonata da Peter Joy, una ragazza nigeriana salvata dal racket della prostituzione. Noi», dice Luca Fortunato, referente dell’associazione Papa Giovanni XXIII, « l’abbiamo aiutata e lei è riuscita a rifarsi una vita: adesso ha una famiglia ed è diventata madre di una bambina di 7 mesi. Sarà proprio la piccola Princess a fare Gesù Bambino. Anche la persona che reciterà il ruolo di San Giuseppe, Emanuele Ferraro, ha alle spalle una storia di disagio e adesso fa il volontario. Con questo quadro», continua Fortunato, «vogliamo ricordare a tutti che i poveri sono scomodi, proprio come lo erano Maria e Giuseppe, ma invitiamo tutti a fare una visita alle persone che attraversano un momento di difficoltà. Uno scambio è sempre positivo: anche solo una parola di conforto può far sentire una persona meno sola».
Il sindaco. Il Comune ha stanziato 6mila euro per il presepe: «Siamo lieti di aver sostenuto lo sforzo dell’associazione Teate Nostra che sin dalla prima edizione cura con passione l’allestimento di un evento che conclude la stagione delle manifestazioni natalizie portando anno dopo anno a Chieti tantissimi visitatori», dice il sindaco Umberto Di Primio, «il rione della Civitella, da tre anni, è il simbolo più alto della solidarietà nella nostra città per la presenza della struttura gestita da Fortunato, luogo di vera solidarietà e non di semplice assistenzialismo. Un ringraziamento particolare all’associazione Papa Giovanni XXIII, ai gruppi parrocchiali, alle associazioni di volontariato, ai gruppi scout e a tutte quelle persone che, con il loro spontaneo contributo, rendono possibile ogni anno il ripetersi di questa suggestiva manifestazione». «Chieti ha sempre tenuto tanto ai presepi», dice l’assessore alla Cultura Antonio Viola, «una civiltà non può avere futuro se non ha conoscenza delle proprie tradizioni».
Tutti i volontari. Sono 17 le associazioni che partecipano: sono mobilitati anche Gruppo Filippone, Unicef, Vacri senza Porte, Oltremuseo, Scout Chieti 5, Amici di Rapino, Camminando insieme, Teate Antiqua, Gruppo Casalincontrada, Gruppo Sacro Cuore, Zampogne d’Abruzzo, Coro Selecchy e Arcieri Abruzzo. In campo anche i volontari dell’Associazione nazionale carabinieri e Misericordia. (p.l.)