Chieti, scontri in autostrada: arrestati due tifosi ultrà
Indagini lampo dopo la prima finale dei play off Paganese-Chieti
CHIETI. Le aggressioni fuori e dentro la città ormai non si contano più. Dopo le quattro denunce della polizia ad altrettanti ultrà neroverdi, è di ieri la notizia che due esponenti della tifoseria locale - A.G., 22 anni, e D.I., di 35 - sono stati arrestati dai carabinieri di Nocera Inferiore, coadiuvati dal personale del comando provinciale di Chieti. L'operazione è scattata nella tarda serata di lunedì. I provvedimenti pre-cautelari sono frutto delle immediate indagini sviluppate dai militari in seguito agli scontri accaduti domenica in occasione della finale di andata dei play off, seconda divisione girone B, Paganese-Chieti.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, dalle 14.30 circa, al casello autostradale A/30 Nocera-Pagani, è sopraggiunto un autobus gremito di circa cinquanta tifosi neroverdi, non fidelizzati e privi di biglietto, quindi senza speranza di poter assistere all'incontro di calcio. Poco distante dall uscita autostradale, i carabinieri, con il supporto di un contingente della Campania hanno costituito uno sbarramento per impedire ai tifosi chietini di raggiungere lo stadio dove comunque non sarebbero potuti entrare. Il gruppo di supporter ha comunque tentato di forzare, anche con il lancio di pietre e bottiglie, il dispositivo dei militari, i quali, a loro volta, attuando azioni di contenimento e contrasto sono comunque riusciti a respingere gli attacchi dei tifosi. In seguito degli scontri, alcuni militari sono rimasti contusi.
Le immediate indagini, sviluppate principalmente attraverso l'analisi dei filmati girati e delle fotografie scattate dai carabinieri, hanno consentito l'individuazione di alcuni ultrà che hanno dato vita al violento attacco nei confronti dei carabinieri. Nella tarda serata di lunedì, i militari del reparto territoriale di Nocera Inferiore sono arrivati nel capoluogo teatino e, coadiuvati dai militari del comando provinciale di Chieti, sono riusciti a identificare due degli aggressori. Avvalendosi delle facoltà previste dalla legge numero 401 del 1989, riguardante la tutela della correttezza nello svolgimento di manifestazioni sportive, e che consente di procedere all'arresto in flagranza differita per ragioni di sicurezza o incolumità pubblica, i militari hanno tratto in arresto, con l'accusa di violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate, i due giovani tifosi della curva Volpi, che al termine delle operazioni di rito sono stati sottoposti agli arresti domiciliari come disposto dal pubblico ministero competente. Gli arrestati verranno inoltre segnalati per l'adozione di provvedimenti di divieto accesso alle manifestazioni sportive. Le indagini continuano. (cr.ch.)
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, dalle 14.30 circa, al casello autostradale A/30 Nocera-Pagani, è sopraggiunto un autobus gremito di circa cinquanta tifosi neroverdi, non fidelizzati e privi di biglietto, quindi senza speranza di poter assistere all'incontro di calcio. Poco distante dall uscita autostradale, i carabinieri, con il supporto di un contingente della Campania hanno costituito uno sbarramento per impedire ai tifosi chietini di raggiungere lo stadio dove comunque non sarebbero potuti entrare. Il gruppo di supporter ha comunque tentato di forzare, anche con il lancio di pietre e bottiglie, il dispositivo dei militari, i quali, a loro volta, attuando azioni di contenimento e contrasto sono comunque riusciti a respingere gli attacchi dei tifosi. In seguito degli scontri, alcuni militari sono rimasti contusi.
Le immediate indagini, sviluppate principalmente attraverso l'analisi dei filmati girati e delle fotografie scattate dai carabinieri, hanno consentito l'individuazione di alcuni ultrà che hanno dato vita al violento attacco nei confronti dei carabinieri. Nella tarda serata di lunedì, i militari del reparto territoriale di Nocera Inferiore sono arrivati nel capoluogo teatino e, coadiuvati dai militari del comando provinciale di Chieti, sono riusciti a identificare due degli aggressori. Avvalendosi delle facoltà previste dalla legge numero 401 del 1989, riguardante la tutela della correttezza nello svolgimento di manifestazioni sportive, e che consente di procedere all'arresto in flagranza differita per ragioni di sicurezza o incolumità pubblica, i militari hanno tratto in arresto, con l'accusa di violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate, i due giovani tifosi della curva Volpi, che al termine delle operazioni di rito sono stati sottoposti agli arresti domiciliari come disposto dal pubblico ministero competente. Gli arrestati verranno inoltre segnalati per l'adozione di provvedimenti di divieto accesso alle manifestazioni sportive. Le indagini continuano. (cr.ch.)
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