Chieti Solidale, 7 milioni di ricavi ma pochi utili

Bilancio 2013: l’azienda municipalizzata che gestisce farmacie e servizi sociali vanta un credito con il Comune di 2 milioni. D’Ingiullo: lo onoreremo presto

CHIETI. Sette milioni di euro di ricavi ma appena 2 mila e 400 euro di utili concreti, quaranta servizi garantiti alla collettività e un credito di oltre 2 milioni di euro vantato, al 31 dicembre 2012, nei confronti del Comune. Sono alcuni dei principali numeri del bilancio di previsione 2013 dell’azienda speciale multiservizi Chieti solidale già discusso nella commissione bilancio e pronto a passare all’attenzione del consiglio comunale nella seduta che, contestualmente, tratterà l’approvazione del bilancio di previsione dell’ente.

«Anche per l’anno 2013» afferma Marco D’Ingiullo, assessore con delega alle società partecipate, «chiuderemo il bilancio della Chieti solidale con un piccolo utile». Che deriva, nel dettaglio, dalla differenza esistente tra l’utile lordo dell’azienda, quantificabile in 217 mila euro, e le imposte da versare allo Stato pari a circa 214 mila e 500 euro. Una pressione fiscale elevata e motivata dalla larga pianta organica dell’azienda che gestisce le farmacie comunali e cura, per conto del Comune, i servizi sociali erogati agli utenti bisognosi della città oltre che il trasporto scolastico degli alunni che frequentano le scuole materne ed elementari dislocate sul perimetro urbano. Sono nel complesso 182 i dipendenti a libro paga della Chieti solidale, di cui solo 19 quelli possessori di un contratto a tempo indeterminato. Tutti impiegati, tra l’altro, nelle farmacie comunali con la mansione di farmacisti. «L’azienda deve riconoscere allo Stato per i suoi lavoratori oltre 150 mila euro di Irap», aggiunge D’Ingiullo, « e quindi l’utile scende di netto con le altre tasse malgrado, ad onor del vero, le poche migliaia di euro di guadagno registrato siano comunque un ottimo risultato considerando che l’azienda non ha lo scopo di creare utili bensì di assicurare servizi alla cittadinanza, specie alle persone più bisognose».

Una missione compiuta, seppur tra mille difficoltà, anche nell’anno in corso che si avvia a conclusione. «Nel 2013», ricorda D’Ingiullo, «la Chieti solidale ha offerto, e continuerà a farlo, quaranta servizi sociali che vanno dal trasporto dei disabili, all’assistenza domiciliare integrata per gli anziani e i minori senza dimenticare lo svolgimento di attività motorie riservate alla terza età ed ai disabili».

Un impegno certosino profuso a cadenza quotidiana seppur con le solite ristrettezze economiche acuite dai ritardi con cui l’ente paga le fatture emesse dall’azienda per i servizi resi. Non a caso la Chieti solidale deve avere dal Comune, alla data del 31 dicembre 2012, oltre 2 milioni di euro. Un debito che, annuncia D’Ingiullo, verrà onorato a breve grazie al decreto “salva debiti” dello Stato che ha concesso al Comune un prestito di 4 milioni di euro per sanare la situazioni debitorie accertare al 31 dicembre 2012 come, appunto, quella della Chieti solidale. Nel frattempo l’azienda continua a far fronte agli impegni economici attingendo dagli incassi prodotti dalle farmacie che ammontano a 4 milioni e 300 mila euro e a cui si aggiungono i 2 milioni e 700 mila euro di ricavi relativi ai servizi sociali effettuati.

Jari Orsini

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