Chieti, usura sulla vendita dei maiali
Condannati a 29 anni due fratelli di Carpineto Sinello, un ortonese e un romeno residente a Ripa Teatina
CHIETI. Condanne esemplari in tribunale per due fratelli di Carpineto Sinello, un ortonese e un romeno residente a Ripa Teatina, accusati di estorsione e di aver venduto maiali a tassi usurari di oltre il 50%. Secondo le accuse, a fronte di un importo residuo da pagare per l’acquisto dei maiali di 101.641 euro, un imprenditore agricolo di Palombaro e sua madre si sono trovati infatti a ridare i soldi con tassi di interesse di oltre il 50%. Per ottenere i soldi ci sono state anche minacce e atti di violenza. I due fratelli di Carpineto, accusati di usura, estorsione e violenza privata, sono stati condannati il primo a 10 anni e il secondo a 7 anni. Erano difesi dall’avvocato Giovanni Cerella e Florindo Salvatore. L’ortonese di 60 anni, difeso dagli avvocati Diego Bracciale e Carmine Verde, è stato condannato a 6 anni per estorsione. Stessa condanna, per lo stesso reato, anche per il romeno di 31 anni residente a Ripa. Il pubblico ministero Marika Ponziani aveva chiesto condanne più lievi, ma i giudici Geremia Spiniello, Andrea Di Berardino e Valentina Ribaudo hanno deciso diversamente. Le difese hanno già annunciato appello.