Cieri è il leader proviciale del Pdl
Il nuovo coordinatore del partito eletto con il 90 per cento dei voti
CHIETI. È Lucio Cieri il nuovo coordinatore provinciale del Pdl. L'elezione del vice sindaco di Ortona, già componente del coordinamento diretto fino a ieri da Mauro Febbo, è venuta col consenso di quasi il 90% dei 3.647 iscritti che hanno votato al congresso del Pdl teatino chiuso in nottata dopo 12 ore di convention al Foro Boario, Camera di commercio a Chieti Scalo. Appoggiato dalla lista dei maggiorenti del partito in Regione e Provincia, Cieri l'ha spuntata sulla cordata che candidava il vice coordinatore uscente Pasquale Di Nardo.
«Una giornata di autentica festa della democrazia», così definisce Mauro Febbo il secondo congresso pidiellino, che ha inaugurato il sistema della chiamata diretta alle urne degli iscritti laddove nel primo furono i delegati a esprimere il voto. E alla chiusura dei 17 seggi allestiti, di cui 5 approntati in fretta per fare fronte all'affluenza stimata in oltre 3mila votanti sui circa 8.300 iscritti nella provincia. «La partecipazione», spiega l'assessore regionale all'Agricoltura Febbo, presentatore e candidato della lista elaborata insieme al vice coordinatore del Pdl abruzzese, il senatore Fabrizio Di Stefano, «è stata la prova tangibile dell'esigenza più sentita nel Popolo della libertà, quella di scegliere direttamente chi li rappresenterà nella conduzione del partito dichiarando così chiusa la stagione delle deleghe. Ma non è stata soltanto una svolta nella forma», riprende Febbo, «giacché il congresso ha fatto sintesi di posizioni diverse in un'atmosfera di confronto sulle idee e di contributo alla strategia politica senza finalità personalistiche, merito anche della straordinaria partecipazione dei nostri iscritti più giovani, gli under 30».
Dopo una vigilia all'insegna del silenzio, Cieri ha rilasciato ieri sera il primo commento da neo coordinatore. «Il mio ringraziamento a tutti i sottoscrittori e candidati della lista», annota il leader di In Abruzzo da protagonisti, «non è soltanto un atto dovuto, ma la presa d'atto che i principali esponenti del partito hanno voluto assumersi in prima persona la responsabilità del rilancio del Pdl teatino esercitando non soltanto la forza di una posizione politica e istituzionale che pure c'è, ma anche lanciando un messaggio chiaro sull'importanza del partito tra la gente, terreno impegnativo quanto l'azione nelle istituzioni». Cieri poi annuncia che «il Pdl sarà sempre più trasparente nelle sue scelte strategiche, ce lo chiede tutta la nostra gente accorsa oggi».
Dopo aver ribadito che «da domani Cieri sarà anche il mio coordinatore», Di Nardo spiega il suo ruolo di sfidante. «Una lista, la nostra (Democrazia liberale,), che nei lavori congressuali ha messo l'accento sull'esigenza di ricompattare il partito per evitare le divisioni nelle grandi competizioni elettorali che di recente ci hanno visti sconfitti in piazze fondamentali come Lanciano, Vasto e Francavilla. Un obiettivo», aggiunge il presidente della Sangritana, «conseguibile fra l'altro con il ricorso alle primarie, espressione di un'unità tra le componenti ex forzista e ex An che questo congresso ha contribuito a accrescere».
«Una giornata di autentica festa della democrazia», così definisce Mauro Febbo il secondo congresso pidiellino, che ha inaugurato il sistema della chiamata diretta alle urne degli iscritti laddove nel primo furono i delegati a esprimere il voto. E alla chiusura dei 17 seggi allestiti, di cui 5 approntati in fretta per fare fronte all'affluenza stimata in oltre 3mila votanti sui circa 8.300 iscritti nella provincia. «La partecipazione», spiega l'assessore regionale all'Agricoltura Febbo, presentatore e candidato della lista elaborata insieme al vice coordinatore del Pdl abruzzese, il senatore Fabrizio Di Stefano, «è stata la prova tangibile dell'esigenza più sentita nel Popolo della libertà, quella di scegliere direttamente chi li rappresenterà nella conduzione del partito dichiarando così chiusa la stagione delle deleghe. Ma non è stata soltanto una svolta nella forma», riprende Febbo, «giacché il congresso ha fatto sintesi di posizioni diverse in un'atmosfera di confronto sulle idee e di contributo alla strategia politica senza finalità personalistiche, merito anche della straordinaria partecipazione dei nostri iscritti più giovani, gli under 30».
Dopo una vigilia all'insegna del silenzio, Cieri ha rilasciato ieri sera il primo commento da neo coordinatore. «Il mio ringraziamento a tutti i sottoscrittori e candidati della lista», annota il leader di In Abruzzo da protagonisti, «non è soltanto un atto dovuto, ma la presa d'atto che i principali esponenti del partito hanno voluto assumersi in prima persona la responsabilità del rilancio del Pdl teatino esercitando non soltanto la forza di una posizione politica e istituzionale che pure c'è, ma anche lanciando un messaggio chiaro sull'importanza del partito tra la gente, terreno impegnativo quanto l'azione nelle istituzioni». Cieri poi annuncia che «il Pdl sarà sempre più trasparente nelle sue scelte strategiche, ce lo chiede tutta la nostra gente accorsa oggi».
Dopo aver ribadito che «da domani Cieri sarà anche il mio coordinatore», Di Nardo spiega il suo ruolo di sfidante. «Una lista, la nostra (Democrazia liberale,), che nei lavori congressuali ha messo l'accento sull'esigenza di ricompattare il partito per evitare le divisioni nelle grandi competizioni elettorali che di recente ci hanno visti sconfitti in piazze fondamentali come Lanciano, Vasto e Francavilla. Un obiettivo», aggiunge il presidente della Sangritana, «conseguibile fra l'altro con il ricorso alle primarie, espressione di un'unità tra le componenti ex forzista e ex An che questo congresso ha contribuito a accrescere».
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