Cill, confermati operai e posti di lavoro

Atessa, accordo Uilm-aziende: i 26 dipendenti ridistribuiti in altre due ditte metalmeccaniche

ATESSA. Restano in Val di Sangro il lavoro e i 26 dipendenti della Cill, fabbrica dell’indotto Isringhausen e Sevel che produce componenti per i sedili del Ducato Fiat e che è chiusa dal gennaio scorso per problemi di messa in sicurezza di alcuni impianti. L’accordo, primo del genere in Abruzzo, è stato siglato il 30 aprile scorso dai vertici della Cill, di Mevepa srl, Tasso srl, Isringhausen e dal direttivo provinciale della Uilm.

Il contratto prevede di far restare il lavoro in Val di Sangro assieme ai 26 lavoratori dello stabilimento Cill. Fino al 31 maggio dovranno essere assunti 9 dipendenti negli stabilimenti Tasso e Mevepa che prenderanno le lavorazioni dello stabilimento Cill ormai inattivo. Il resto dei lavoratori dovrà essere invece impiegato entro la fine dell’anno. Tutti i dipendenti saranno assunti a tempo indeterminato e senza periodo di prova. Ad assicurare gli ordinativi c’è l’impegno della Isringhausen, multinazionale italo-tedesca che produce i sedili per il Ducato.

Le trattative sono state lunghe e faticose. Da gennaio il destino della Cill era appeso a un filo. L’azienda occupava 47 lavoratori. A parte i 26 dipendenti rimasti, gli altri, tutti con contratto a termine per conto di agenzie di somministrazione, non sono più stati richiamati a lavoro. Per i dipendenti si profilava anche l’incubo della delocalizzazione della fabbrica dal momento che la Cill aveva manifestato la ferma intenzione di trasferire tutte le lavorazioni a Umbertide, in provincia di Perugia. L’inverno scorso gli operai avevano incrociato le braccia presidiando giorno e notte lo stabilimento per impedire alla dirigenza di portare via macchinari e attrezzature. L’azienda aveva assunto questa decisione, secondo la Uilm, del tutto all’oscuro dei lavoratori. Il sindacato aveva fatto appello anche alla stessa Isringhausen per evitare di far trasferire in Umbria il lavoro.

Dopo mesi di tensione, trattative e incontri frequenti tra le parti è arrivato l’accordo. «Siamo molto soddisfatti del risultato», commenta Nicola Manzi, segretario provinciale della Uilm, «e questa vittoria dobbiamo condividerla con i lavoratori e le loro famiglie che hanno lottato per mantenere il lavoro e l’occupazione sul territorio. Per la prima volta le aziende si impegnano a non delocalizzare, a mantenere il lavoro in Val di Sangro assieme ai lavoratori e a prendere un impegno serio sugli ordinativi. Davanti al baratro della chiusura di uno stabilimento e della perdita del lavoro», prosegue Manzi, «questo accordo è una conquista, soprattutto se confrontato con il difficile periodo che stiamo vivendo». Daria De Laurentiis

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