Cill, la produzione resta in Val di Sangro scioperi rientrati

Atessa, 50 lavoratori contro il trasferimento in Umbria La Uilm: l’azienda spieghi il piano industriale

ATESSA. È rientrato lo sciopero alla Cill di Atessa, la fabbrica dell’indotto Isringhausen e Sevel che produce componenti e telai per i sedili del Ducato Fiat. I circa cinquanta lavoratori dello stabilimento avevano incrociato le braccia nei giorni scorsi dopo che la dirigenza aziendale aveva spostato alcune lavorazioni ad Umbertide, in provincia di Perugia, e minacciato di delocalizzare proprio in Umbria e nello stabilimento di San Salvo il lavoro della Val di Sangro.

La decisione della dirigenza Cill era arrivata anche a seguito di ripetute segnalazioni sulla scarsa sicurezza all’interno dello stabilimento e dopo la segnalazione di Rsu e Rls di fabbrica all’Ispettorato del lavoro per «gravi negligenze dal punto di vista della sicurezza».

La Uilm aveva quindi annunciato sciopero ad oltranza a cui avevano aderito tutti gli operai, compresi i responsabili delle linee produttive. Il sindacato aveva fatto appello anche alla Isringhausen e alla Sevel per intercendere con la Cill affinchè il lavoro restasse in Val di Sangro. Nella stessa serata della protesta l’azienda aveva dimostrato, tuttavia, di voler tornare sui propri passi affermando per iscritto che le lavorazioni trasferite nello stabilimento di Umbertide sarebbero rientrate ad Atessa. Anche la Isringhausen ha avuto un incontro con la Cill che si ripeterà la settimana prossima alla presenza di Rsu e Uilm.

«Vogliamo capire quale sia il piano industriale della Cill», dice Achille Di Sciullo, della segreteria provinciale Uilm, «e chiediamo alla Isringhausen di garantire che il lavoro resti qui. Non ha alcun senso logico spostare le lavorazioni in Umbria quando la Cill dista poche centinaia di metri dalla Isringhausen. Ci auguriamo che l’incontro sia positivo e che l’azienda faccia investimenti in Val di Sangro con la consapevolezza che il lavoro e la produzione devono restare ad Atessa».

Sul fronte della sicurezza è atteso l’arrivo dell’ispettore Asl: «Chiederemo che l’azienda risolva tutti i problemi che le sono stati sottoposti da più di un anno», conclude Di Sciullo.

Daria De Laurentiis

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