Civeta, in aula la consulenza esterna
Rifiuti: in consiglio a Vasto l’interrogazione di FdI sull’incarico da 26mila euro
VASTO. Approda in consiglio comunale la consulenza esterna da 26mila euro affidata dal Civeta ad uno studio di commercialisti per la stesura del piano economico-finanziario. L’argomento figura all’ordine del giorno del consiglio comunale di Vasto che il presidente Marco Marchesani ha convocato per mercoledì prossimo alle 12 in seduta straordinaria di prima convocazione, ma destinato a slittare alle 16 nel caso in cui la seduta dovesse andare deserta per mancanza del numero legale. A scatenare la discussione è l’interrogazione presentata i primi di novembre dai consiglieri di Fratelli d’Italia Vincenzo Suriani, Guido Giangiacomo e Francesco Prospero, alla quale dovrà rispondere l’amministrazione comunale. Inutile dire che i rappresentanti delle minoranze – che contestano l’incarico esterno – sono ansiosi di conoscere le motivazioni che hanno spinto il Civeta, tornato ad essere Consorzio a distanza di appena due anni dalla precedente trasformazione in società di capitali (Srl) – ad affidare la redazione del piano economico-finanziario ad uno studio di commercialisti di Lanciano di cui è titolare Ermando Bozza, ex assessore comunale alle finanze, candidato sindaco alle elezioni amministrative del 2011 per il centrodestra. La delibera del consiglio d’amministrazione guidato dall’ingegnere Giuseppe Silvestri non è passata inosservata e ha indotto il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia a presentare l’interrogazione.
«Al Civeta si affidano consulenze esterne nonostante la presenza di un direttore generale», sostengono Suriani, Giangiacomo e Prospero, «il Consorzio dispone già di una struttura interna ben consolidata, con un direttore generale retribuito annualmente con 100.000 euro e un consiglio di amministrazione attivo e anche esso retribuito con denaro pubblico. Il Comune di Vasto, che detiene una quota rilevante del 44% nel Civeta, è chiamato a garantire la corretta gestione delle risorse consortili e a vigilare sulle spese dell’ente». Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia «l’assegnazione di una consulenza di questo valore è una decisione che appare discutibile, specialmente in presenza di figure già incaricate della gestione strategica e operativa del Consorzio». L’interrogazione è il secondo punto all’ordine del giorno. Sono in tutto dodici gli argomenti in discussione. (a.b.)
«Al Civeta si affidano consulenze esterne nonostante la presenza di un direttore generale», sostengono Suriani, Giangiacomo e Prospero, «il Consorzio dispone già di una struttura interna ben consolidata, con un direttore generale retribuito annualmente con 100.000 euro e un consiglio di amministrazione attivo e anche esso retribuito con denaro pubblico. Il Comune di Vasto, che detiene una quota rilevante del 44% nel Civeta, è chiamato a garantire la corretta gestione delle risorse consortili e a vigilare sulle spese dell’ente». Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia «l’assegnazione di una consulenza di questo valore è una decisione che appare discutibile, specialmente in presenza di figure già incaricate della gestione strategica e operativa del Consorzio». L’interrogazione è il secondo punto all’ordine del giorno. Sono in tutto dodici gli argomenti in discussione. (a.b.)