Civeta, Marcovecchio direttore Ma alcuni sindaci sono contrari 

Cupello. Il Cda approva la graduatoria dei candidati: l’incarico all’ex consigliere regionale di Forza Italia No di De Nicolis (San Salvo): «Non era questo il momento vista la fase di transizione che interessa l’ente»

CUPELLO . È Manuele Marcovecchio, ex consigliere regionale di Forza Italia, il direttore generale del Civeta. La notizia, ancora ufficiosa, è trapelata ieri mattina dopo la riunione del Cda della società presieduto da Giuseppe Silvestri, che ha approvato la graduatoria dei candidati. Al primo posto si è classificato Marcovecchio che da consigliere regionale e presidente della seconda commissione consiliare è stato l’artefice della trasformazione del Civeta da Consorzio in società di capitali. Solo che dopo due anni è emersa la necessità, per non perdere i fondi del Pnrr pari a 35 milioni di euro, di tornare ad essere Consorzio.
Benché la notizia dell’imminente incarico non sia ancora ufficiale si registrano già alcune prese di posizione, come quella della sindaca di San Salvo, Emanuela De Nicolis, da sempre contraria alla nomina di un direttore generale che percepirà 100mila euro l’anno per la durata di 36 mesi (rinnovabili). «Non era il momento di nominare un direttore generale visto che il Civeta sta attraversando un periodo storico di transizione, in condizioni economiche non ottimali», commenta De Nicolis, «e, dunque, non necessita assolutamente di figure apicali, soprattutto se lautamente stipendiate, che andranno a sottrarre ulteriori risorse economiche all’ente, con possibili aggravi di costi per i cittadini. Peraltro la scelta è ricaduta su una figura politica e non tecnica, con esperienze in impianti analoghi a quello del Civeta, come sarebbe stato invece auspicabile». La sindaca ricorda di aver «espresso da subito la contrarietà assoluta del Comune di San Salvo alla nomina del direttore generale. La decisione è stata assunta, peraltro», continua De Nicolis, «con una serie di vizi di legittimità: nel bilancio di previsione approvato dall’assemblea dei soci non c’è menzione dell’aumento di fabbisogno del personale, non sono state indicate le coperture di bilancio per il pagamento di oltre 100mila euro annui e la selezione è avvenuta tramite incarico affidato ad una agenzia, senza l’approvazione del Cda e senza una selezione aperta».
Quella di De Nicolis non è una posizione isolata: contrari all’assunzione del direttore generale sono anche i colleghi Catia Di Fabio (Monteodorisio) e Mimmo Budano (Villalfonsina). Favorevoli gli altri sindaci: Francesco Menna (Vasto), Graziana Di Florio (Cupello), Filippo Marinucci (Casalbordino), Daniele Carlucci (Scerni) e Luigi Gizzarelli (Pollutri).
Il bando per il reclutamento del direttore generale è stato pubblicato il 10 giugno, cioè il giorno dopo le elezioni a Cupello che hanno riconfermato Di Florio alla guida del Comune. L’assunzione, regolata da un rapporto di lavoro di diritto privato, è a tempo pieno e determinato. L’elenco dei candidati alla carica di direttore generale è rimasto secretato fino alla pubblicazione della graduatoria che dovrebbe essere ormai questione di ore. Circostanza che aveva indotto la sindaca di Monteodorisio a rivolgersi al difensore civico regionale, Umberto Di Primio, dopo il diniego del Civeta a fornire i nomi degli aspiranti manager.
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