CHIETI
Come difendersi dalla aggressioni, medici e infermieri a lezione dalla polizia
Il primo dirigente Luzi, a capo della Divisione anticrimine, presenta le novità del decreto Nordio:
«L’arresto dei violenti anche dopo 48 ore, è fondamentale documentare tutto con video e foto»
CHIETI. Polizia di Stato più vicina agli operatori sanitari contro le aggressioni in ospedale. È quanto il primo dirigente Alfredo Luzi, a capo della divisione anticrimine della questura teatina, ha assicurato a medici e infermieri del Santissima Annunziata nel corso di un incontro che si è svolto ieri mattina nella sala conferenza dell’ospedale. Nell’incontro, primo nel suo genere e fortemente voluto dal questore Aurelio Montaruli, sono stati dati diversi consigli su come far fronte ai fenomeni di violenza registrati sempre più in crescita. La prima e più importante indicazione è quella di documentare il più possibile, con foto e video, l’accaduto. Perché fornendo prove circostanziate, grazie alle novità introdotte dal decreto Nordio, le forze dell’ordine possono procedere all’arresto differito dell’aggressore, nelle 48 ore successive agli episodi di violenza.
POLIZIA PIù VICINA
È un segnale di grande vicinanza da parte della polizia quello che Luzi ha voluto assicurare agli operatori sanitari con una mattinata interamente dedicata a loro. Il dirigente non solo ha spiegato le novità del decreto Nordio, che inasprisce le pene, ma ha anche dato una serie di consigli su come affrontare fenomeni di violenza. «Fenomeni sempre più in crescita», ha detto il primo dirigente, «purtroppo all’ordine del giorno, come ad esempio l’aggressione di ieri a martellate contro due operatori del 118 nel Salernitano. Perché possa scattare l’arresto differito è importante documentare il più possibile, con foto e video, gli episodi. Lo stesso ministero ha dato l’input di fare incontri informativi sulle novità del decreto Nordio entrato in vigore lo scorso 2 ottobre».
REPRESSIONE E PREVENZIONE
Luzi ha parlato di repressione, più severa grazie alle ultime norme, ma anche di prevenzione. Ai presenti è stata fornita anche una serie di numeri da chiamare in caso di emergenza. Un modo per sentire le forze dell’ordine più vicine e attivarle in maniera più diretta in caso di necessità. Il poliziotto ha relazionato anche sull'utilizzo del taser, la pistola a impulsi elettrici. Il dirigente ha rivelato di aver provato su se stesso l’effetto del taser, subendo la scarica a basso amperaggio sotto il controllo attento di altri agenti.
INCONTRO PARTECIPATO
All’appuntamento hanno preso parte tutti i responsabili di settore dell’ospedale teatino. Sarà poi loro cura riferire ai colleghi i contenuti appresi nel corso della mattinata. Era presente anche il direttore medico del Santissima Annunziata Fernando Di Vito, che ha detto di aver accolto con grande piacere l’iniziativa voluta dalla questura teatina. Il tema, molto sentito dagli operatori sanitari, non tocca solo medici e infermieri del pronto soccorso, spesso teatro di episodi di escandescenze, ma anche quelli degli altri reparti, come testimoniato, ad esempio, dalla doppia aggressione di quattro mesi fa, avvenuta nell’arco di soli tre giorni, ai danni di due infermieri nel reparto di psichiatria del policlinico teatino.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
POLIZIA PIù VICINA
È un segnale di grande vicinanza da parte della polizia quello che Luzi ha voluto assicurare agli operatori sanitari con una mattinata interamente dedicata a loro. Il dirigente non solo ha spiegato le novità del decreto Nordio, che inasprisce le pene, ma ha anche dato una serie di consigli su come affrontare fenomeni di violenza. «Fenomeni sempre più in crescita», ha detto il primo dirigente, «purtroppo all’ordine del giorno, come ad esempio l’aggressione di ieri a martellate contro due operatori del 118 nel Salernitano. Perché possa scattare l’arresto differito è importante documentare il più possibile, con foto e video, gli episodi. Lo stesso ministero ha dato l’input di fare incontri informativi sulle novità del decreto Nordio entrato in vigore lo scorso 2 ottobre».
REPRESSIONE E PREVENZIONE
Luzi ha parlato di repressione, più severa grazie alle ultime norme, ma anche di prevenzione. Ai presenti è stata fornita anche una serie di numeri da chiamare in caso di emergenza. Un modo per sentire le forze dell’ordine più vicine e attivarle in maniera più diretta in caso di necessità. Il poliziotto ha relazionato anche sull'utilizzo del taser, la pistola a impulsi elettrici. Il dirigente ha rivelato di aver provato su se stesso l’effetto del taser, subendo la scarica a basso amperaggio sotto il controllo attento di altri agenti.
INCONTRO PARTECIPATO
All’appuntamento hanno preso parte tutti i responsabili di settore dell’ospedale teatino. Sarà poi loro cura riferire ai colleghi i contenuti appresi nel corso della mattinata. Era presente anche il direttore medico del Santissima Annunziata Fernando Di Vito, che ha detto di aver accolto con grande piacere l’iniziativa voluta dalla questura teatina. Il tema, molto sentito dagli operatori sanitari, non tocca solo medici e infermieri del pronto soccorso, spesso teatro di episodi di escandescenze, ma anche quelli degli altri reparti, come testimoniato, ad esempio, dalla doppia aggressione di quattro mesi fa, avvenuta nell’arco di soli tre giorni, ai danni di due infermieri nel reparto di psichiatria del policlinico teatino.
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