Commerciante rapinato al rientro a casa

È stato affrontato da tre persone che lo hanno derubato di 500 euro e spintonato. L’uomo è caduto perdendo i sensi

VASTO. L’ultima cosa che ha visto prima di cadere e perdere i sensi è stato il sorriso beffardo dei tre aggressori. Rapina all’alba in via Ciccarone. La vittima è un commerciante. L’uomo stava tornando a casa dopo una notte di lavoro. La gang lo ha affrontato davanti al portone di casa. Il bottino è di circa 500 euro. Il negoziante, strattonato con violenza, è caduto e ha battuto la testa procurandosi una profonda ferita alla testa. L’uomo ha perso i sensi ed è rimasto sulla soglia di casa per almeno un’ora. Quando si è ripreso ha denunciato l’aggressione subita ai carabinieri. Sulla vicenda sarà trasmesso un dettagliato rapporto alla Procura della Repubblica diretta dal procuratore capo, Francesco Prete. Le notizie sull’accaduto sono frammentarie ed è impossibile chiedere dettagli alla vittima: non vuole parlare.

Il fatto. In tre, a volto scoperto, hanno aspettato che il commerciante tornasse a casa dopo una notte passata a lavorare. Hanno atteso che l’uomo scendesse dalla macchina e non appena la vittima è arrivata davanti al portone lo hanno affrontato. Senza troppi convenevoli, la gang ha chiesto al negoziante l’incasso della serata. Lui si è rifiutato, ha tentato di convincere gli aggressori di avere lasciato i soldi nel locale. Il trio si è innervosito. Uno dei tre ha iniziato a spingerlo. Il commerciante a quel punto ha compreso che sarebbe stato meglio assecondare i rapinatori. Ha infilato le mani in tasca e ha consegnato ai tre balordi i soldi: circa 500 euro. Afferrate le banconote il trio lo ha spinto ancora. Questa volta con maggiore violenza. Il negoziante ha perso l’equilibrio, è caduto e ha battuto la testa sul marciapiede. Il dolore lancinante gli ha fatto perdere i sensi.

La reazione della città e le indagini. Nessuno ha visto nulla. L’aggressione è accaduta la notte fra sabato e domenica fra le 4,30 e le 5. A quell’ora la città dormiva un sonno profondo. Non appena ha ripreso i sensi, l’aggredito ha chiesto aiuto. Le condizioni fisiche della vittima sono migliorate. I medici del pronto soccorso dell’ospedale San Pio hanno giudicato le ferite guaribili in un paio di settimane. A livello psicologico, al contrario, l’uomo sta molto male: è sotto shock. Il commerciante, una persona nota e stimata, invoca l’anonimato per paura che possa accadere qualcosa di grave alla sua famiglia. «Rispetto e comprendo la necessità di tutelare la privacy», dice il consigliere regionale Giuseppe Tagliente che per primo è venuto a conoscenza del fatto. «Per dovere di cronaca la rapina non va taciuta», aggiunge Tagliente. «La vicenda è emblematica. Dimostra quanto sia aumentato il livello di criminalità in città», afferma l’esponente politico del centrodestra. Sull’accaduto indagano i carabinieri ai quali la vittima ha riferito i pochi particolari che è riuscito a distinguere. All’ora dell’aggressione la zona era ancora buia e la visibilità quasi nulla. Il commerciante non ha visto armi, quindi i tre potrebbero essere rapinatori improvvisati. Di grande aiuto per gli investigatori potrebbero essere le telecamere sistemate davanti alla filiale della banca dei Paschi di Siena, all’angolo fra via Ciccarone e viale Giulio Cesare, ma anche altri impianti di videosorveglianza installati nella zona ricca di attività commerciali e dove ha sede l’ufficio centrale delle Poste. La rapina è avvenuta a pochi metri in linea d’aria dalle Poste. Le indagini sono avvolte dal riserbo.

Paola Calvano

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