Concessioni, i balneatori vincono al Tar
Casalbordino, accolto il ricorso contro le modifiche al piano demaniale deciso dal sindaco Bello
CASALBORDINO. L’inclemenza del tempo frena l’avvio della stagione balneare ma sul lido di Casalbordino l’umore dei balneatori dopo la sentenza del Tar di Pescara è meno nero. Anzi, a dispetto dell’ennesimo acquazzone ieri sul litorale, qualcuno ha brindato. Il motivo è spiegato dall’avvocato Marco Fanghella. «I giudici del Tribunale amministrativo regionale hanno disposto la sospensiva delle modifiche al piano demaniale decise dalla giunta guidata dal sindaco Remo Bello», fa sapere il civilista. «Il Comune non può incidere con effetto retroattivo sulle concessioni concesse dalla precedente amministrazione»: recita così il dispositivo notificato al legale degli operatori ricorrenti.
I balneatori tirano un sospiro di sollievo. La lunga querelle sull’aggiudicazione di 5 concessioni va avanti da 6 anni. L’ex giunta guidata da Maria Celano finì addirittura sotto inchiesta. A sollecitare l’indagine giudiziaria era stato l’attuale primo cittadino. La Procura di Vasto inviò otto avvisi di garanzia all’ex sindaco e agli assessori in carica nel 2007 e a un ex dirigente comunale. La procedura penale è stata archiviata. «Ma l’amministrazione Bello ha continuato a non digerire questo piano», dice l’avvocato Fanghella. «A dicembre 2012 c’è stata la rivisitazione e modifica del piano demaniale. La durata delle concessioni da annuale è diventata stagionale. I balneatori pur avendo pagato la concessione annuale avrebbero dovuto rimuovere le strutture», racconta il legale degli operatori. Non solo. «Il Comune ha fatto sapere agli operatori che la delibera imponeva l’ultimazione delle strutture entro l’estate dl 2013. In caso contrario sarebbero decadute. Il provvedimento è stato impugnato e il 9 maggio i giudici del Tar d’Abruzzo, sezione staccata di Pescara, hanno dato ragione ai balneatori sospendendo i nuovi provvedimenti del sindaco Bello», ribadisce soddisfatto l’avvocato Fanghella.
Un problema in meno per i titolari della concessioni già alle prese con l’erosione marina che quest’anno ha provocato danni devastanti. «Gli operatori sono costretti a lottare con la crisi e i capricci della natura.Non è facile riuscire a mantenersi a galla in questo periodo. La delibera del Comune li avrebbe penalizzati in modo gravissimo», insiste l’avvocato Fanghella. (p.c.)
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