Concorso di idee per rianimare Chieti

Confcommercio e Noi del Vico preparano un progetto internazionale che può attingere a fondi comunitari per 10 milioni

CHIETI. Ripensare la città rendendola a misura di giovane attraverso un collegamento più veloce tra il Colle e lo Scalo con la valorizzazione del campus universitario di via dei Vestini. Che, a oggi, risulta un corpo a parte rispetto al resto della città. Confcommercio, con l’associazione Noi del Vico e un pool di ingegneri e architetti, concorrerà al concorso internazionale di idee denominato Il divenire dell’Europa che offre, ai vincitori, un finanziamento pari a circa dieci milioni di euro di fondi comunitari.

A metà marzo si conosceranno gli esiti del concorso ma intanto Confcommercio lancia la sfida indicando un progetto dal titolo emblematico «Chieti verso l’Europa, l’Europa verso Chieti».

Obiettivo dichiarato è quello di ripopolare il centro storico ottimizzando i servizi della vallata.

«Non ci stancheremo mai di ripetere che la città è unica» afferma Angelo Allegrino, presidente provinciale Confcommercio Chieti, «e se continua a essere divisa così come lo è ora, dimezza le sue potenzialità». Il progetto promosso dall’associazione di categoria, grazie a un’intuizione della presidente Marisa Tiberio punta a disegnare il futuro di Chieti su due direttrici principali: il campus universitario, che ha bisogno di essere implementato nei servizi con una migliore fruizione degli spazi del nuovo quartiere Villaggio Mediterraneo, e il centro storico compreso tra piazza Malta e corso Marrucino. «Dove» riprende Allegrino «è concentrata una fetta importante della storia millenaria della città. Il progetto sarà portato avanti anche senza i fondi europei. È nostra intenzione coinvolgere le istituzioni e quanti più privati possibili intorno alla nostra idea». Supportata dall’associazione Noi del Vico. «Vogliamo rianimare una città morente» dice Mario D’Alessandro, presidente dell’associazione, «che non rispecchia le aspettative dei giovani che la popolano, a partire dagli oltre ventimila studenti universitari iscritti alle facoltà teatine della d’Annunzio».

L’architetto Alfonso Settimi, aggiunge: «Il centro storico e l’università, insieme alla vallata, devono diventare un blocco unico per restituire linfa vitale all’antica polis, ormai depredata di tutto e piena di scatole vuote».

Luigi Monteferrante, vice presidente Bed and breakfast Confcommercio.

«Il progetto redatto contiene proposte operative per risollevare la città» sostiene Monteferrante, «rendendola appetibile all’esterno».

Jari Orsini

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